In malattia si può uscire di casa?

Simone Micocci

23 Maggio 2024 - 17:08

Uscire di casa durante la malattia, quando è possibile? Ecco quali sono le regole da seguire per evitare una sanzione.

In malattia si può uscire di casa?

In malattia si può uscire di casa, nel rispetto però delle regole fissate dalla normativa.

A tal proposito, non bisogna commettere l’errore di pensare che durante la malattia si possa fare quel che si vuole a patto di farsi trovare in casa durante gli orari delle visite fiscali. È vero infatti che questa è la prima regola da seguire per non rischiare una sanzione durante la malattia, che nel peggiore dei casi può portare anche al licenziamento, ma non è sufficiente.

Per quanto negli orari extra visite fiscali non sussista alcun obbligo di reperibilità per il lavoratore, infatti, questo deve comunque rispettare un certo codice di condotta, evitando lo svolgimento di tutte quelle attività che potrebbero precludere una pronta guarigione.

Quindi, per quanto non esista un divieto assoluto di uscire di casa durante il periodo coperto dall’indennità di malattia, il lavoratore deve comunque mantenere una certa disciplina.

Va detto poi che in alcuni casi di emergenza si può uscire anche durante gli orari di reperibilità. Ciò avviene in tutte quelle situazioni in cui si è esonerati dalla visita fiscale.

Ricapitolando, chi è malato e ha necessità, oppure il desiderio, di uscire da casa, deve soddisfare una serie di regole se non vuole che dal suo comportamento ne scaturisca una sanzione disciplinare.

In quali orari si può uscire durante la malattia

Per il lavoratore dipendente in malattia vige il rispetto dell’obbligo di essere reperibili a un eventuale controllo del medico incaricato dall’Inps. Un controllo che serve per accertare che il lavoratore sia davvero malato come indicato nel certificato medico, oltre a valutare se sussistono le condizioni per un rientro anticipato al lavoro qualora nel frattempo sia sopraggiunta la completa guarigione.

Il controllo del medico, la cosiddetta visita fiscale, può avvenire ogni giorno della settimana, festivi compresi, ma solamente in determinati orari. Ricordiamo che a differenza degli anni scorsi gli orari delle visite fiscale sono stati equiparati tra pubblico e privato. In entrambi i casi, quindi, gli orari da rispettare sono i seguenti:

  • la mattina dalle ore 10:00 alle ore 12:00;
  • nel pomeriggio dalle ore 17:00 alle ore 19:00.

Quando si può uscire di casa anche negli orari delle visite fiscali

Ci sono però delle situazioni in cui si può derogare al suddetto obbligo, potendo uscire di casa anche negli orari delle visite fiscali. Nel dettaglio, l’uscita è motivata quando sussiste almeno uno dei seguenti motivi:

  • casi di forza maggiore;
  • verificarsi di una situazione che abbia reso imprescindibile e indifferibile la presenza del lavoratore altrove;
  • in concomitanza con visite, prestazioni e accertamenti specialistici, ma solo qualora si dimostri che le stesse non potevano essere effettuate in orari differenti da quelli corrispondenti alle fasce di reperibilità;
  • verificarsi di un serio e fondato motivo che renda ragionevole l’allontamento del lavoratore dal domicilio, come la Corte di Cassazione ha avuto modo di spiegare nella sentenza n. 10661 del 2016.

Nelle seguenti situazioni, quindi, si può anche uscire di casa, potendo eventualmente ricorrere contro una sanzione comminata per assenza alla visita fiscale.

Quando si può uscire di casa fuori orario delle visite fiscale

Come anticipato, non bisogna commettere l’errore di pensare che negli orari diversi da quelli in cui è prevista la visita fiscale si possa uscire di casa senza rispettare alcuna regola. In ogni caso, infatti, per il lavoratore vi è il divieto di svolgere un’attività che possa mettere a rischio, o anche solo ritardare, la guarigione.

Ovviamente molto dipende dal motivo della malattia: ad esempio, in caso di sindrome influenzale sarebbe opportuno restare a casa riguardati, in quanto anche una sola passeggiata al freddo potrebbe compromettere una rapida guarigione.

Ecco perché il datore di lavoro potrebbe sanzionare il dipendente uscito di casa, persino avvalendosi del supporto di un investigatore privato, anche in orari differenti da quelli delle visite fiscali, qualora lo abbia scoperto in comportamenti lesivi per il proprio stato di salute.

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