I leader occidentali potrebbero presto dover fare una scelta: triplicare il sostegno materiale e finanziario all’Ucraina, oppure guardare la Russia vincere.
Un anno dopo l’invasione russa, la guerra in Ucraina è diventata una guerra di logoramento. Il morale superiore e la leadership degli ucraini offrono loro ancora un vantaggio importante. Ma in una guerra di logoramento, l’equilibrio delle risorse è il fattore decisivo.
Il potenziale economico dell’Ucraina è molto basso. Dopo essere crollato di oltre il 30% nel 2022, il suo PIL ammonta ora a solo un decimo di quello della Russia. E quel divario è destinato a crescere: il Fondo monetario internazionale prevede che l’economia russa crescerà dello 0,3% nel 2023 e del 2,1% nel 2024. Da sola, l’Ucraina chiaramente non sarebbe in grado di sostenere a lungo una guerra di logoramento.
Ma, naturalmente, l’Ucraina non è sola; ha il sostegno dell’Unione Europea, del Regno Unito e degli Stati Uniti, economie con un PIL combinato di quasi 45 trilioni di dollari. Il PIL della Russia, al contrario, ammonta a soli 1,6 trilioni di dollari, più o meno lo stesso dell’Italia e poco più del 3% di quello dell’alleanza NATO.
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