Usa in bilico tra recessione e atterraggio morbido, con i tassi Fed ancora alti sullo sfondo: cosa fare con gli investimenti in uno scenario così volatile? Alcuni suggerimenti.
Recessione Usa e percorso dei tassi di interesse della Federal Reserve sono i temi che dominano mercati e piani di investimento finanziario.
Nello specifico, come sottolineato da un’analisi Reuters, gli investitori obbligazionari che avevano posizionato i portafogli in modo difensivo in previsione di una recessione statunitense stanno adeguando le loro strategie per un’economia sorprendentemente resiliente, che probabilmente manterrà i tassi di interesse più alti, più a lungo di quanto previsto.
Gli ultimi dati macro provenienti dalla prima potenza mondiale, infatti, hanno disegnato uno scenario più da atterraggio morbido che duro, con fondamenti ancora solidi per quanto riguarda l’economia Usa. Intanto, però, la Fed non sembra intenzionata a tagliare il costo del denaro, lasciando piuttosto la porta aperta a un’eventuale pausa su livelli di tasso alti o su ulteriori rialzi considerando che ancora ci sono voci vischiose per l’inflazione.
Come possono orientarsi gli investitori in questo scenario meno allarmistico sulla recessione? Attenzione al posizionamento su asset rischiosi e beni rifugio. I suggerimenti degli esperti.
Su cosa puntare se la recessione non c’è e i tassi sono alti
Un cosiddetto percorso economico di atterraggio morbido - in cui la Federal Reserve riesce a frenare l’inflazione senza causare una contrazione della produzione - ha guadagnato più consenso nelle ultime settimane, spingendo alcuni investitori ad assumersi maggiori rischi o a ridurre le scommesse che beni rifugio come mentre i titoli del Tesoro si sarebbero rafforzati.
Felipe Villarroel, gestore di portafoglio presso TwentyFour Asset Management, ha affermato che stava spostando alcune allocazioni dai Treasury decennali alle obbligazioni societarie investment grade statunitensi a 10 anni. Ciò inverte un accumulo di posizioni in titoli di Stato iniziato un anno fa, quando i rendimenti stavano aumentando sulla scia degli aumenti dei tassi di interesse della Fed.
L’ottimismo sulla solida economia Usa è prudente, pur riconoscendo che il tasso di disoccupazione è rimasto finora basso e la crescita è stata costantemente al di sopra di aspettative economiche più disastrose.
In osservazione c’è soprattutto il mercato obbligazionario. I titoli del Tesoro generalmente acquistano più valore con la debolezza economica, il che significa che i loro rendimenti diminuiscono, ma i rendimenti a lungo termine sono aumentati nelle ultime settimane, con il benchmark decennale che ha toccato un massimo di quasi 10 mesi martedì.
Oltre ai prezzi per una maggiore resilienza economica, gli investitori obbligazionari stanno anche prendendo in considerazione il recente cambiamento della politica di controllo della curva dei rendimenti della Banca del Giappone, i problemi relativi alla sostenibilità del debito statunitense, come evidenziato dal declassamento statunitense di Fitch, e gli ingenti requisiti di finanziamento annunciati dal Tesoro.
“Recessione o non recessione, riteniamo che la probabilità di tassi di interesse più alti a lungo termine sia di gran lunga maggiore della probabilità di tagli a breve termine”, ha affermato in una recente nota la società di investimenti nel credito Oaktree Capital.
Un tema centrale per gli investitori è infatti l’azione della Fed.
Danielle Poli, amministratore delegato e co-gestore di portafoglio dell’Oaktree Diversified Income Fund, ha dichiarato a Reuters che la società ha spostato le allocazioni, in vista di tassi più alti più a lungo, ad esempio investendo di più nel debito a tasso variabile.
Incertezza e volatilità negli Usa: attenzione agli investimenti
Le cosiddette attività di rischio come azioni e obbligazioni societarie ad alto rendimento, che tendono a registrare performance negative durante le recessioni economiche, sono emerse con forza dalla crisi dello scorso anno, mentre le scommesse più sicure come i titoli del Tesoro USA sono rimaste indietro.
Il crescente ottimismo intorno a un atterraggio morbido, tuttavia, porta con sé diversi avvertimenti, che rendono difficile per gli investitori abbracciare con convinzione le prospettive macroeconomiche prevalenti.
Una nuova accelerazione dell’inflazione potrebbe portare a tassi più alti di quelli previsti dal mercato. Ciò aumenterebbe le possibilità di un rallentamento economico più marcato. Nel frattempo, il ritardo nel pieno impatto degli aumenti dei tassi della Fed può innervosire gli investitori.
Alcuni stanno navigando nell’incertezza, combinando l’esposizione a obbligazioni a breve termine ad alto rendimento con obbligazioni a lungo termine in caso di recessione.
Chip Hughey, amministratore delegato di Fixed Income presso Truist Advisory Services, ha affermato di aver raccomandato una “struttura a bilanciere” che copra i titoli a breve termine con obbligazioni a lungo termine “se dovessimo passare a un periodo di maggiore avversione al rischio”.
Non si sa bene dove possa arrivare l’economia Usa pressata dai venti di recessione e dalla politica in corso della Fed. Per questo gli investitori restano dubbiosi e prudenti su come posizionarsi tra azioni e obbligazioni.
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