L’India diventa il 60esimo Paese ad autorizzare il vaccino anti-Covid russo Sputnik V. La decisione
L’India ha autorizzato per uso d’emergenza il vaccino Sputnik V. Una decisione che rende il Paese il 60esimo ad aver approvato il farmaco russo, e che arriva ad appena 24 ore dall’ennesimo triste record di Nuova Dehli sul fronte pandemia.
L’india ha infatti scavalcato il Brasile diventando la seconda nazione più colpita al mondo dal coronavirus.
Ora l’ok allo Sputnik, annunciato appena poche ore fa dal Drug Controller General of India, prova ad accelerare la lotta al virus del Paese e della sua enorme popolazione, pari a 3 miliardi di persone.
India autorizza vaccino Sputnik V
Dall’esecutivo russo hanno commentato l’approvazione del vaccino Sputnik V in India come il frutto di una cooperazione tra Paesi in ottica sanitaria, di ricerca e di produzione:
“L’approvazione del vaccino è cruciale in quanto Russia e India hanno portato avanti una continua e proficua cooperazione sugli studi clinici dello Sputnik V e sul fronte della produzione locale.”
Il riferimento è all’accordo tra il fondo russo RDIF e diverse compagnie farmaceutiche indiane per produrre oltre 850 milioni di dosi di Sputnik V in India ogni anno, il che significherebbe garantire sufficienti dosi per 425 milioni di persone, considerando la doppia somministrazione.
Intanto l’India continua a far registrare numeri gravissimi relativi a contagi e decessi: solo nelle ultime 24 ore 161.736 nuovi casi, per un totale di oltre 172.000 morti da inizio pandemia.
Lo Sputnik V si unisce agli altri due vaccini approvati sul territorio, Moderna e Pfizer.
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