Inflazione, il peggio è passato: per la Bce è destinata a scendere

Stefano Rizzuti

14 Aprile 2023 - 17:19

Per la presidente della Bce, Christine Lagarde, l’inflazione continuerà a scendere, anche se sulle previsioni resta una notevole incertezza.

Inflazione, il peggio è passato: per la Bce è destinata a scendere

L’inflazione continuerà a scendere. Questa è la previsione della Bce, espressa dalla sua presidente Christine Lagarde. Nell’area euro, quindi, ci si attende un ulteriore calo dell’inflazione. L’obiettivo, da sempre ribadito dalla Banca centrale europea, è di portare l’inflazione intorno al target medio del 2%.

Condizione che potrebbe verificarsi seguendo la scia di quanto sta avvenendo ora. Lagarde, nel suo discorso, sottolinea che “con l’inflazione troppo alta per troppo tempo, la Bce ha deciso a marzo di alzare i tassi di 50 punti base, portando il totale degli aumenti dal luglio 2022 a 350 punti base. I rialzi mettono in evidenza la nostra determinazione ad assicurare il ritorno dell’inflazione al target di medio termine del 2%”.

L’inflazione di fondo dell’Eurozona, comunque, rimarrà elevata, a fronte di un indicatore generale in discesa. Alla riunione di primavera del Fondo monetario internazionale (Fmi), Lagarde spiega che la svolta restrittiva della Bce ridurrà la domanda e porterà i prezzi a scendere. Resta comunque uno stato d’incertezza di fondo, secondo la presidente della Banca centrale.

Inflazione, per Lagarde scende ma resta incertezza

La discesa dell’inflazione viene quindi accompagnata da “notevole incertezza” sulle previsioni, secondo Lagarde. I rischi, spiega, possono essere sia al rialzo che al ribasso ed è difficile oggi fare previsioni esatte su quanto avverrà nell’Eurozona. Secondo la presidente della Bce, ci sono degli elementi da tenere d’occhio e che potrebbero andare in controtendenza: “La crescita salariale storicamente elevata, correlata alla tensione dei mercati del lavoro e alla compensazione per l’elevata inflazione, sosterrà l’inflazione core nell’orizzonte di proiezione, man mano che tornerà gradualmente a un tasso vicino al nostro obiettivo”.

Perché l’inflazione continua a calare

Lagarde parla in generale del quadro economico: “Le prospettive economiche globali sono migliorate sulla scia di un graduale allentamento delle strozzature dell’offerta globale, del calo dei prezzi dell’energia e della ripresa dell’economia cinese”. Anche se questo non cambia le prospettive di ripresa per l’economia globale, che restano “fragili” a causa dell’incertezza delle pressioni sui mercati energetici e alimentari ancora non del tutto sparite.

Quando parla della situazione economica generale, la presidente della Bce fa riferimento a quello che a suo giudizio è uno dei fattori principali dell’accelerazione della disinflazione: i prezzi in calo dell’energia. Un calo che stiamo vedendo anche con le quotazioni del gas tornate su livelli precedenti al 2022 e con conseguenze positive anche sulle bollette.

I rischi di un ritorno del caro energia

La discesa dei prezzi energetici, quindi, può essere il fattore decisivo per il calo dell’inflazione. Un’inflazione, peraltro, dettata principalmente da questo fattore e dalle conseguenze della guerra in Ucraina (dalle sanzioni alla sospensione dell’export di alcuni prodotti alimentari).

Allo stesso tempo, però, sono proprio i costi energetici a far paura e a rappresentare un elemento di incertezza: “La guerra della Russia contro l’Ucraina potrebbe nuovamente far salire i costi dell’energia e del cibo”, sottolinea la stessa Lagarde, lasciando quindi intendere che è presto per dire l’ultima parola sul fronte inflazione.

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