Manca poco alla scadenza del 16 maggio relativa al versamento della prima rata dei contributi per artigiani e commercianti. Ecco tutte le novità per il 2022.
Manca poco alla scadenza del 16 maggio relativa al versamento della prima rata dei contributi per artigiani e commercianti. Ecco tutte le novità per il 2022.
Il mese di maggio è ricco di scadenze fiscali per molte categorie di contribuenti. Tra quelle più temute c’è la scadenza del 16 maggio relativa al versamento della prima rata dei contributi previdenziali e assistenziali IVS di artigiani e commercianti.
Scadenza contributi 16 maggio per artigiani e commercianti
Nel 2022 sono cambiate le aliquote contributive e i minimali e massimali di reddito per il calcolo di questi contributi. La circolare Inps 22/2022 ha introdotto nuove tabelle che portano ad un maggior esborso da parte di artigiani e commercianti, che devono versare rispettivamente 70 euro e 133 euro in più rispetto all’anno precedente.
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Inps: aliquote contributive 2022 per artigiani e commercianti
La circolare Inps ha dunque modificato alcune aliquote contributive:
- per i commercianti l’aliquota sale al 24,48%, includendo l’aliquota aggiuntiva dello 0,48% per la rottamazione delle licenze
- per gli artigiani l’aliquota resta al 24%
Sono però previste delle aliquote agevolate per i giovani Under21:
- nel caso di giovani commercianti l’aliquota è al 23,28%
- nel caso di giovani artigiani l’aliquota è al 22,80%
Artigiani e commercianti Over 65 hanno diritto a una riduzione del 50% dei contributi dovuti e coloro che hanno aderito al regime forfettario possono versare contributi ridotti del 35% facendone richiesta all’Inps entro il 28 febbraio di ogni anno.
Inps: quanto è il contributo minimo?
L’Inps non si è limitata a modificare le aliquote contributive ma ha anche alzato i minimali e massimali di reddito da considerare per il calcolo dei contributi.
Questa è la situazione aggiornata:
- minimale di reddito per artigiani e commercianti: 16.243 euro;
- massimale di reddito per artigiani e commercianti: 80.465 euro per i lavoratori che hanno maturato una contribuzione entro il 31 dicembre 1995 o fino al massimale di 105.014 euro per i lavoratori che hanno maturato i contributi dopo la suddetta data.
Come regola generale, artigiani e commercianti non possono calcolare i contributi previdenziali in proporzione al reddito prodotto, come invece è previsto per i lavoratori autonomi iscritti alla Gestione Separata Inps: a prescindere dal reddito effettivamente realizzato, devono applicare le aliquote previste al minimale di reddito indicato sopra.
Nel caso in cui il reddito prodotto superi il minimale, sulla quota eccedente viene applicata l’aliquota relativa alla categoria di appartenenza.
Inps: le scadenze
I contributi calcolati con le regole viste prima devono essere versati in quattro rate:
- 16 maggio 2022;
- 22 agosto 2022;
- 16 novembre 2022;
- 16 febbraio 2023.
Di seguito gli importi da versare entro il 16 maggio:
- 325,48 euro per gli artigiani
- 309,24 euro per gli artigiani Under 21
- 331,98 euro per i commercianti
- 315,73 euro per i commercianti Under 21
I contribuenti che nell’anno 2021 hanno beneficiato dell’esonero contributivo previsto dalla Legge n. 178/2020 possono però utilizzare in compensazione le eccedenze dei versamenti eseguiti prima dell’accoglimento della domanda di esonero. In tal caso dovranno preventivamente presentare una domanda all’Inps secondo le istruzioni indicate messaggio n. 688/2022.
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