Specializzazione sulla singola disabilità: è questa una delle novità che potrebbe riguardare gli insegnanti di sostegno secondo una recente proposta sostenuta dal ministro dell’Istruzione Valditara.
Per gli insegnanti di sostegno non terminano le novità perché potrebbe arrivare la specializzazione sulla singola disabilità.
Per quanto si sia ancora nel campo delle ipotesi, il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara avrebbe avanzato questa proposta in un’intervista a Orizzontescuola.it, o meglio avrebbe accolto la richiesta che arriva da più parti di una specializzazione sulla singola disabilità.
D’altronde gli insegnanti di sostegno sono sempre al centro del dibattito pubblico sulla scuola come anche delle ultime riforme del governo Meloni, riforme che hanno tuttavia attirato critiche da più parti. Con l’ultimo decreto Scuola e Sport, ora convertito in legge infatti, il dicastero di Viale Trastevere ha introdotto la conferma del docente di sostegno da parte delle famiglie e la specializzazione abbreviata con corsi Indire - quella che è stata definita da qualcuno una sanatoria - per gli specializzati sul sostegno all’estero in attesa del riconoscimento del titolo in Italia e per coloro che hanno almeno tre annualità di servizio sul sostegno.
Ora l’ulteriore novità per gli insegnanti di sostegno con la specializzazione sulla singola disabilità che potrebbe essere messa in cantiere in un futuro non troppo remoto. I dettagli.
Insegnanti di sostegno: verso la specializzazione sulla singola disabilità
Il ministro Valditara nella recente intervista non ha nascosto che la strada verso la specializzazione sulla singola disabilità per gli insegnanti di sostegno possa essere percorribile e auspicabile per il futuro della scuola da lui pensata. Alla domanda circa la richiesta di chi vorrebbe l’insegnante di sostegno specializzato sulla disabilità Valditara ha risposto che “si tratta di una richiesta legittima”. Ha poi aggiunto:
Dobbiamo muoverci nella direzione di una maggiore specializzazione dei docenti di sostegno, valorizzando questa figura professionale e riconoscendone l’importanza e la delicatezza anche attraverso una retribuzione adeguata. Ho detto, e lo ribadisco, che la richiesta di docenti specializzati sulle singole disabilità è molto corretta. Il docente di sostegno non deve essere una scelta di ripiego, ma una scelta sfidante, di grande responsabilità, che presuppone grande professionalità e una retribuzione adeguata alla delicatezza del ruolo.
E ancora:
Ovviamente, questo percorso di riforma scolastica, ricco di novità, richiede gradualità, ma questo deve essere un punto di arrivo. Seguire un ragazzo non vedente richiede competenze diverse rispetto a quelle necessarie per un ragazzo autistico, ad esempio. Inoltre, ci stiamo impegnando per assumere sempre più insegnanti di sostegno, anche attraverso un confronto con l’Unione Europea, per superare i vincoli ereditati dal precedente governo.
La proposta di insegnanti di sostegno specializzati sulle singole disabilità non assumerà concretezza nell’immediato, ma è chiaro che l’idea di riforma del ministro vada in questa direzione.
Non solo insegnanti di sostegno: Valditara pensa anche alla Storia
In un altro recente intervento a La Stampa il ministro Valditara dichiara di pensare anche all’insegnamento della Storia per l’importanza che assumerebbe la conoscenza degli avvenimenti del dopoguerra.
Il titolare del dicastero di Viale Trastevere ha annunciato l’istituzione di un gruppo di lavoro dedicato alla revisione delle Indicazioni nazionali per la Storia e quindi dei programmi scolastici. Valditara ritiene che anche l’educazione civica debba assumere sempre più peso a scuola riguardando, come accade già oggi, tutte le discipline ma andando oltre le 33 ore obbligatorie.
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