Instagram nasconde i mi piace: influencer e aziende cambiano strategie

Marco Ciotola

24/07/2019

Con la nuova funzionalità che nasconde il conteggio dei mi piace, attualmente in fase di test, gli influencer devono variare l’approccio dei loro post e le aziende rivedere le strategie di comunicazione dei prodotti. Ecco perché

Instagram nasconde i mi piace: influencer e aziende cambiano strategie

Dopo l’anticipo della news a inizio maggio, Instagram ha di recente lanciato una fase di test per nascondere il numero di mi piace ricevuti da un utente.

La mossa - che parte dallo scopo di costruire una piattaforma sempre più incentrata sui contenuti e meno sulla popolarità di chi li diffonde - può avere un impatto relativamente modesto su chi utilizza il social per rimanere in contatto con la propria rete di amici e postare foto delle proprie vacanze di tanto in tanto.

Ma, per contro, l’impatto su chi fa di Instagram un business, come gli influencer e i marchi su cui questi ultimi si appoggiano, può essere devastante e potrebbe portare a un continuo allontanamento dalle cosiddette “metriche della vanità”, dove finiscono per contare più i numeri che i reali contenuti.

Ed è di fatto proprio questo il vero scopo della piattaforma, che mira a creare “un ambiente meno competitivo, meno sotto pressione”, e lasciare che a spiccare siano i post più in grado di attirare gli utenti vista la loro qualità:

“Vogliamo che i tuoi follower si concentrino su ciò che condividi, non su quanto sono popolari i tuoi post. Per questo l’obiettivo è che d’ora in poi solo la persona che condivide una foto vedrà il numero totale di ’mi piace’ che ottiene”.

Gli influencer cambiano strategie

Con la nuova visualizzazione, solo il proprietario dell’account vedrà il numero di cuori ricevuti, mentre per tutti gli altri saranno visibili un paio di foto del profilo con accanto solo alcuni dei nomi a cui è piaciuta la foto, ma senza conteggio esatto delle persone che hanno apposto il loro like.

Intento della compagnia è quello di avere utenti concentrati sui post, non sui mi piace, incentivando così l’autenticità dei contenuti e provando a ridurre l’ossessione del like a ogni costo.

Secondo diversi esperti di marketing simili cambiamenti potrebbero portare i marchi a spingere sempre di più verso metodi a pagamento dietro i loro post di influencer.
Contrariamente, il contenuto dovrà mostrare una qualità superiore, dal momento che gli utenti non saranno in grado di basarsi sulla quantità di mi piace ricevuti.

Ryan Detert, CEO della società di marketing Influential, crede che un simile cambiamento possa finire per “prosciugare il business dei like fasulli su Instagram”, visto che non avrebbero più nessuna influenza sulle scelte di interazione degli utenti.

L’azienda ha annunciato a giugno un cambiamento che consentirà agli inserzionisti di promuovere i post degli influencer. Prima infatti i brand potevano pubblicare contenuti di influencer semplicemente ripostandoli sulla propria pagina, o pubblicandoli su account di terze parti.

Proprio da questo punto di vista anche Bob Gilbreath, direttore della società di marketing dei social media Ahalogy, ha implicitamente evidenziato come la mossa della compagnia possa motivarsi in grossa parte con la volontà di spingere sempre di più le grosse aziende a sborsare cifre economiche per sponsorizzare i loro prodotti, anche se questi ultimi sono comunicati tramite profili diversi.

Ne segue che più marchi e agenzie attingeranno al modello a pagamento e più Instagram sarà in grado di monetizzare:

“Se la gente comincia ad avvicinarsi a questo modello a pagamento, il guadagno per la piattaforma sarà sempre maggiore”.

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