Calano gli investimenti nelle startup innovative: l’Insurtech Investment Index 2022 ha riportato un punteggio di 14/30, perdendo sei punti rispetto all’anno scorso.
L’Insurtech Investment Index 2022, ossia l’indice che monitora lo stato di avanzamento degli investimenti e il grado di innovazione del settore assicurativo in Italia, ha emesso il suo verdetto: quest’anno il punteggio è 14/30.
L’indice è stato ideato dall’Italian Insurtech Association (IIA), ossia l’associazione di categoria che riunisce al suo interno oltre 200 attore del settore assicurativo, ed è stato elaborato dall’Osservatorio Fintech e Insurtech del Politecnico di Milano.
Lo scorso anno l’Italia era riuscita a ottenere un punteggio migliore, era infatti arrivata a 20/30, emerge quindi una decrescita di ben sei punti.
Investimenti insurtech: l’Italia sta rallentando?
Nonostante il buon livello di maturità raggiunto dal settore insurtech in Italia (450 milioni di euro investiti nel 2022), sembra che quest’anno ci sia stata una flessione negli investimenti.
La causa di questa diminuzione del punteggio è da attribuire al rallentamento degli investimenti in startup innovative, rispetto alle medie internazionali. Come spiegato dall’IIA, negli ultimi 30 mesi, in Italia sono stati investiti 120 milioni di euro in startup innovative, mentre negli altri Paesi europei le cifre sono state di gran lunga superiori.
Questo risultato arriva in maniera inattesa: secondo i dati raccolti dall’IIA, il 27% di coloro che si sono sottoposti alla loro intervista, ha dichiarato di aver investito in almeno una startup o una Pmi insurtech; mentre il 75% ha ammesso di aver avviato almeno una partnership con realtà innovative nell’ultimo anno.
Insurtech: sempre più utenti si affidano a soluzioni digitali
Se gli investimenti in startup insurtech fanno fatica a crescere in Italia, lo stesso non si può dire di quelli su progetti interni alle compagnie assicurative.
Dalle indagini dell’Osservatorio Fintech e Insurtech del Politecnico di Milano emerge che gli investimenti in progetti interni crescono perché gli utenti italiani cercano sempre più soluzioni digitali.
Ad esempio, secondo i dati, l’87% di coloro che nell’ultimo anno ha acquistato o rinnovato la polizza viaggio, lo ha fatto online. L’89%, inoltre, ha acquistato online una polizza assicurativa per device elettronici, mentre l’80% ne ha acquistata una per la sicurezza informatica.
Cresce anche il numero di persone che acquistano servizi assicurativi per auto/moto, salute e casa. Sul totale di coloro che hanno acquistato una polizza assicurativa in questi ambiti, il 55%, il 58% e il 52% l’ha acquistata online; mentre per quanto riguarda l’assicurazione sulla vita, soltanto il 36% dei consumatori ha utilizzato canali digitali, si continua perciò a preferire le modalità di acquisto tradizionali.
Investimenti insurtech: nuove priorità, stessi obiettivi
Grazie alla ricerca svolta dall’IIA emergono le priorità per il 2023 per le aziende del settore assicurativo.
Per il 37% delle compagnie assicurative la priorità sarà lanciare una partnership con una realtà insurtech; per il 29% sarà lanciare dei progetti interni; e infine, per il 26% sarà investire in Pmi o startup insurtech innovative.
Gli obiettivi, d’altro canto, rimangono gli stessi: ambiziosi, ma realizzabili. Questi sono stati raccontati all’interno del Manifesto Insurtech recentemente presentato dall’IIA, all’interno del quale - si legge - l’obiettivo è quello di raggiungere un miliardo di euro investiti entro la fine del 2023.
Certo, raggiungerlo non sarà semplice, tuttavia, se così come gli investimenti in progetti interni alle compagnie assicurative cresceranno anche quelli nelle startup, il risultato sperato arriverà senz’altro.
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