Gli interest rate swap rappresentano strumenti finanziari essenziali per la gestione del rischio di tasso d’interesse. Ecco tutto quello che c’è da sapere.
Gli interest rate swap rappresentano uno degli strumenti più significativi nel mercato finanziario moderno, con un volume di scambi che testimonia la loro importanza fondamentale nella gestione del rischio finanziario. Innanzitutto, è importante comprendere che si tratta di contratti in cui due parti si scambiano pagamenti di interessi basati su un importo nozionale specificato, tipicamente coinvolgendo uno scambio tra tasso fisso e variabile.
Infatti, con la recente transizione dal LIBOR al Secured Overnight Financing Rate (SOFR) come indice di riferimento, questi strumenti hanno assunto un ruolo ancora più cruciale. La flessibilità di questi contratti, con scadenze che variano da uno a quindici anni, offre diverse opportunità di gestione del rischio di tasso d’interesse.
In questa guida pratica, esploreremo insieme il funzionamento degli interest rate swap, le formule di calcolo essenziali e le strategie per valutare e gestire efficacemente i rischi associati.
Cos’è un Interest Rate Swap, definizione e significato
Diamo subito una definizione pratica e precisa dello strumento:
l’Interest Rate Swap (IRS) rappresenta un contratto finanziario derivato attraverso il quale due controparti si impegnano a scambiare flussi di pagamenti di interessi, calcolati su un capitale nozionale predefinito. In particolare, questo strumento finanziario consente lo scambio di flussi di cassa basati su tassi di interesse differenti, solitamente uno fisso e l’altro variabile.
La struttura dell’IRS si basa su elementi fondamentali ben definiti. Innanzitutto, il capitale nozionale, che non viene mai effettivamente scambiato tra le parti, serve esclusivamente come base per il calcolo degli interessi. Inoltre, il contratto stabilisce:
- la data di stipula (trade date);
- la data di inizio (effective date);
- la data di scadenza (termination date);
- le date di pagamento (payment dates);
- i parametri di indicizzazione per il calcolo dei tassi.
Come funziona l’Interest Rate Swap
Nel mercato degli IRS, le parti assumono ruoli specifici e complementari. Il compratore dell’IRS, denominato «fixed rate payer», si impegna a pagare il tasso fisso e riceve il tasso variabile. D’altra parte, il venditore, chiamato «floating rate payer», incassa il tasso fisso e paga quello variabile.
La negoziazione avviene tipicamente nel mercato «over the counter» (OTC), dove almeno una delle parti deve essere necessariamente un intermediario autorizzato, come una banca o una società di investimento. Questo requisito garantisce che il contratto sia strutturato secondo parametri professionali e regolamentati.
L’intermediario assume un ruolo cruciale poiché crea lo strumento finanziario e ne conosce tutti gli elementi che ne qualificano l’alea, potendo contenere o annullare il rischio nell’ambito dei contratti similari stipulati con la propria clientela.
Interest Rate Swap, come si calcola?
Nel meccanismo operativo dell’IRS, il calcolo dei flussi finanziari segue una struttura ben definita. I pagamenti vengono determinati applicando tassi di interesse diversi a un capitale nozionale prestabilito, che serve esclusivamente per calcolare l’entità dei flussi.
Calcolo del tasso fisso
- Il tasso fisso viene calcolato secondo la formula: Tasso Eurirs + Spread, dove l’Eurirs corrisponde alla durata del piano di ammortamento. Questo valore rimane costante per tutta la durata del contratto, garantendo stabilità nei pagamenti periodici.
Determinazione del valore variabile
- Il flusso variabile viene calcolato applicando l’Euribor, solitamente a 3 o 6 mesi, più un eventuale spread. La determinazione avviene attraverso il fixing del tasso due giorni lavorativi prima dell’inizio di ciascun periodo di calcolo.
Esempio pratico di calcolo step-by-step
Consideriamo un IRS con le seguenti caratteristiche:
- Capitale nozionale: € 2.000.000
- Durata: 3 anni
- Tasso fisso: 4,30%
- Tasso variabile: Euribor 3 mesi
Il differenziale viene calcolato come: ((TV-TF)/100) × CN × (GG/360)
Dove:
- TV = Tasso Variabile
- TF = Tasso Fisso
- CN = Capitale Nozionale
- GG = Giorni effettivi del periodo
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