A coloro a cui è stata accertata una percentuale di invalidità pari al 74% spettano determinati diritti e benefici; ecco quali.
Come noto agli invalidi lo Stato riconosce diverse agevolazioni e diritti; in questo articolo andremo a vedere quelle spettanti a coloro che hanno una percentuale di invalidità accertata al 74%.
Le agevolazioni, infatti, dipendono dalla percentuale di invalidità riscontrata nel cittadino: ad esempio, per beneficiare di un incentivo economico bisogna avere un’invalidità almeno al 74%, mentre per richiedere l’apposito tesserino per parcheggiare nelle aree riservate ai disabili può essere sufficiente un’invalidità pari o superiore ad 1/3.
Per quanto riguarda gli incentivi economici bisogna fare una distinzione tra l’assegno mensile di assistenza e la pensione di invalidità: il primo, infatti, spetta a chi ha una percentuale di invalidità compresa tra il 74% e il 99%, mentre per il secondo bisogna essere invalidi totali (percentuale al 100%).
Vediamo quindi quali sono i benefici e le agevolazioni riconosciute al riconoscimento di un’invalidità al 74%; dall’esenzione del ticket sanitario, alla possibilità di beneficiare di alcuni permessi sul lavoro.
Esenzione ticket sanitario e protesi
Ci sono diverse categorie di persone esonerate dal pagamento del ticket sanitario: tra queste figurano gli invalidi con percentuale pari ad almeno il 74%, i quali godono dell’esenzione totale del ticket sulle prestazioni specialistiche e di diagnosi strumentale.
Sempre in ambito sanitario, a chi possiede un’invalidità superiore al 74% (in realtà basta il 33,33%) è riconosciuto il diritto a protesi o ad ausili se necessari e indicati nel verbale di accertamento della commissione medica.
Assegno mensile di invalidità
A chi ha una percentuale di invalidità compresa tra il 74% e il 99% l’Inps riconosce un assegno mensile (per tredici mensilità) assistenza invalidi con ridotta capacità lavorativa di importo pari a 282,55€.
Per beneficiare dell’incentivo bisogna avere un’età compresa tra i 18 e i 66 anni e 7 mesi, oltre ad un reddito non superiore ai 4.853,29€. Limiti e importi dell’assegno mensile di invalidità cambieranno nel 2019 come comunicato di recente dall’Inps.
Assegno ordinario di invalidità
Vi è poi un assegno di invalidità riconosciuto esclusivamente a coloro che oltre ad avere una percentuale di invalidità superiore al 67% siano iscritti anche in una delle gestioni previdenziali facenti capo all’Inps. In totale, questi devono avere almeno 5 anni di contributi, 3 anni dei quali versati nell’ultimo quinquennio.
In questo caso l’importo del beneficio non è fisso poiché dipende dalla posizione contributiva dell’interessato; l’assegno mensile, infatti, è calcolato con lo stesso sistema con cui si quantifica la pensione con l’eccezione che su questo non si applicano maggiorazioni. Inoltre, l’importo viene ridotto proporzionalmente qualora l’interessato abbia un reddito superiore a 4 volte il trattamento minimo, ossia 26.385,84€ per il 2018.
Agevolazioni sulle pensioni
Per gli invalidi al 74% vi è inoltre la possibilità di andare prima in pensione rispetto agli altri lavoratori. Ad esempio, se oltre ad avere una percentuale di invalidità accertata pari almeno al 74% l’interessato ha maturato almeno 12 mesi di contributi prima del compimento del 19° anno di età (e quindi è un lavoratore precoce) può andare in pensione indipendentemente dall’età anagrafica una volta raggiunti i 41 anni di contributi (Quota 41).
Gli invalidi al 74% fanno parte anche delle categorie che possono ricorrere all’anticipo pensionistico a costo zero, ossia l’Ape Sociale. Ricordiamo che questo permette di smettere di lavorare con 3 anni e 7 mesi di anticipo dal raggiungimento dell’età pensionabile per la pensione di vecchiaia percependo un assegno sostitutivo alla pensione.
Per poter beneficiare dell’Ape Sociale, inoltre, l’invalido deve avere almeno 30 anni di contributi; se donne con figli, però, si ha diritto ad uno “sconto” contributivo di un anno per ogni figlio, fino ad un massimo di due anni.
Parcheggi riservati
A chi è invalido al 74% potrebbe essere rilasciato il contrassegno per la circolazione e la sosta nelle aree riservate; non è sufficiente però essere invalidi, bisogna infatti che il richiedente dimostri di avere una capacità di deambulazione sensibilmente ridotta, oppure che sia non vedente.
Diritti sul lavoro
Al lavoratore invalido al 74% (è sufficiente in realtà una percentuale di invalidità superiore al 50%) viene consentito di assentarsi dal lavoro per un periodo non superiore a 30 giorni l’anno per sottoporsi a cure relative all’infermità riconosciuta. Nel periodo di assenza il lavoratore percepisce una retribuzione pari all’indennità riconosciuta dall’Inps nei periodi di malattia.
Sempre in ambito lavorativo, l’invalido al 74% se dipendente pubblico ha diritto ad una scelta prioritaria della sede di lavoro (tra quelle disponibili).
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