Su cosa investire in questo 2023? Attenzione a scegliere le azioni vincenti dello scorso anno, potrebbe essere un disastro. Come evitare brutte sorprese secondo alcuni esperti.
Gli investitori a caccia di azioni su cui puntare in questo inizio 2023 dovrebbero analizzare con attenzione quanto accaduto l’anno scorso.
Il focus, nello specifico, è su questo aspetto: ciascuno dei 10 titoli più performanti dell’indice S&P 500 apparteneva allo stesso settore, ovvero all’energia.
In un anno in cui tutti gli altri settori dell’S&P 500 hanno perso denaro, i titoli energetici hanno prodotto un rendimento medio del 59%, con Occidental Petroleum, la migliore performance, che ha reso il 119%.
Tuttavia, ciò non significa necessariamente aggiungere uno di questi titoli al portafoglio ora, nel 2023, affermano gli esperti di investimenti. I motivi e come evitare un disastro in una analisi pubblicata da Cnbc.
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Dopo un anno complessivamente negativo nel mercato, “non inseguire le poche cose che hanno funzionato bene”, ha detto a Cnbc Make It Christine Benz, di Morningstar. “Fare un riposizionamento completo del tuo portafoglio è una ricetta per il disastro”.
Ecco perché gli esperti dicono di procedere con cautela prima di aggiungere i vincitori dell’anno scorso ai nuovi investimenti. Puntare sugli energetici potrebbe non rivelarsi una mossa azzeccata. Certo, i dati mostrano che il loro 2022 è stato brillante, come riassunto in questa tabella:
Titoli energetici 2022 S&P 500
Classifica per guadagni
Il punto, però, è che il mercato opera in cicli, e questo è stato particolarmente positivo per le aziende coinvolte nella scoperta, trasporto e vendita di petrolio e gas naturale. I prezzi dell’energia sono aumentati all’inizio del 2022 dopo che la Russia ha invaso l’Ucraina e gli Stati Uniti e l’Ue hanno adottato misure per ridurre le esportazioni di energia russa.
Ma un mercato ciclico significa un eventuale ritorno a valori nella media. L’energia tornerà nei suoi ranghi e i “ritardatari” si metteranno al passo. Non si sa quando ciò accadrà effettivamente, ma storicamente i perdenti hanno sovraperformato i vincitori dopo un anno negativo. Questa la visione - e l’avvertimento - dell’esperta.
Se è un anno positivo, la storia dice di lasciar correre i vincitori. Tuttavia, se l’anno precedente è stato negativo, è meglio passare da “settori primi come l’energia a settori peggiori “come tecnologia e beni di consumo discrezionali”, ha affermato Sam Stovall, chief investment strategist presso CFRA.
Secondo i calcoli di Stovall, una rotazione “dal primo al peggiore” ha battuto il mercato il 60% delle volte dalla seconda guerra mondiale.
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Come comportarsi, quindi, nella definizione di un portafoglio di asset nel 2023?
Il consiglio base che proviene dagli esperti di Cnbc è chiaro. Se sei un investitore a lungo termine, i consulenti finanziari generalmente consigliano di diversificare. Distribuendo le scommesse su un’ampia gamma di classi di attività, riduci le possibilità che un forte calo in un particolare investimento faccia deragliare la performance del tuo portafoglio.
Per questo motivo, agli investitori viene generalmente detto di evitare di dedicare troppo spazio nei loro conti a un determinato titolo. A differenza del mercato in generale, che storicamente ha avuto una tendenza al rialzo, qualsiasi titolo ha il potenziale per andare a zero.
“In qualità di investitori a lungo termine, non cerchiamo di inseguire lo slancio”, ha affermato Dave Sekera, chief strategist del mercato statunitense presso Morningstar. “Ci concentriamo sulle opportunità in cui il mercato non comprende il valore intrinseco di un’azienda”.
Esistono molti modi per determinare il valore di un’azienda e ogni investitore ha i suoi preferiti. Ad esempio, potresti concentrarti su come un’azione viene scambiata rispetto agli utili o al flusso di cassa della società.
Indipendentemente dalla misura scelta, più il prezzo delle azioni di una società è aumentato, più è probabile che stia negoziando in modo più costoso rispetto ai pari, al mercato in generale e alle sue medie storiche. E tende a esserci anche un ritorno alla media.
Nel 2022, i titoli energetici sono stati i più sottovalutati dai calcoli di Morningstar. E dopo una rincorsa del 59%? “È il settore che ora pensiamo sia il più sopravvalutato”, ha detto Sekera.
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