ISEE parificato studenti stranieri, calcolo e documenti necessari

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3 Dicembre 2024 - 17:54

Si parla di ISEE parificato in caso di studenti stranieri che hanno necessità di calcolare l’ISEE per l’università: come si calcola? Quali documenti presentare?

ISEE parificato studenti stranieri, calcolo e documenti necessari

L’ISEE parificato è uno strumento essenziale per gli studenti stranieri che desiderano accedere a borse di studio, riduzioni sulle tasse universitarie e altri benefici economici in Italia. Questo documento è fondamentale per coloro che non risiedono stabilmente in Italia o che hanno un nucleo familiare con redditi e patrimoni situati all’estero.

In questi particolari casi, quindi, la procedura di calcolo dell’ISEE per le prestazioni agevolate del diritto allo studio è diversa. Nella nostra guida, esploreremo in dettaglio cos’è l’ISEE parificato, come ottenerlo, quali documenti sono necessari e come calcolarlo.

Cos’è l’ISEE parificato

L’ISEE parificato è una versione specifica dell’Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE) destinata a valutare la situazione economica di studenti o cittadini il cui nucleo familiare è prevalentemente basato all’estero. Questo strumento viene richiesto soprattutto da università e enti regionali italiani per calcolare il diritto a prestazioni agevolate, come borse di studio o esoneri dal pagamento delle tasse universitarie.

A differenza dell’ISEE ordinario, che tiene conto di redditi e patrimoni dichiarati in Italia, l’ISEE parificato integra informazioni provenienti da altri Paesi, considerando parametri economici e patrimoniali adeguati al contesto internazionale.

Chi deve presentare l’ISEE parificato e a cosa serve

La presentazione dell’ISEE parificato spetta alle seguenti categorie di studenti:

  • studente straniero non residente in Italia;
  • studente italiano residente all’estero che intendono iscriversi presso un ateneo italiano;
  • studente straniero residente in Italia, non autonomo e con familiari residenti all’estero;
  • famiglie con patrimoni e redditi misti: parte in Italia e parte all’estero.

Ma a cosa serve, dunque, l’ISEE parificato? Questo indicatore è essenziale per accedere a benefici quali:

  • borse di studio regionali (es. bandi ERSU o ADISU);
  • riduzioni sulle tasse universitarie;
  • agevolazioni per alloggi studenteschi e mense;
  • contributi economici straordinari.

Come ottenere l’ISEE parificato

Ottenere l’ISEE parificato richiede una procedura specifica che varia leggermente da un’università all’altra. Tuttavia, i passaggi generali sono i seguenti.

1) Controllare i requisiti specifici dell’università

  • Prima di iniziare, verifica sul sito della tua università quali documenti sono richiesti e se ci sono scadenze specifiche per la presentazione dell’ISEE parificato. Alcune università collaborano con CAF convenzionati o uffici specifici per il calcolo.

2) Preparare i documenti necessari

  • Gli studenti devono fornire una serie di documenti, tradotti e legalizzati, che descrivono la situazione economica e patrimoniale del proprio nucleo familiare (come vedremo nel prossimo paragrafo). Tutti i documenti in lingua straniera devono essere tradotti in italiano da un traduttore giurato e, in molti casi, legalizzati tramite Apostille.

3) Presentare la richiesta
Una volta raccolti tutti i documenti, la richiesta può essere presentata:

  • presso un ufficio CAF accreditato dall’università;
  • direttamente all’ateneo: molti atenei hanno uffici dedicati che si occupano del calcolo dell’ISEE parificato;
  • online, se l’università offre un portale per la gestione dei documenti.

4) Attendere il calcolo

  • Dopo la presentazione, il documento viene elaborato e restituito con l’indicatore economico finale. Questo sarà valido per l’anno accademico in corso.

ISEE parificato: quali documenti bisogna presentare?

Ai fini della presentazione dell’ISEE parificato, gli studenti stranieri dovranno rivolgersi ai CAF muniti della seguente documentazione:

  • dati anagrafici relativi alla composizione del nucleo familiare (certificato di famiglia o documenti equivalenti);
  • residenza fiscale: certificazione che attesti la localizzazione del nucleo familiare;
  • redditi esteri prodotti nell’anno precedente, ovvero le attività svolte dai componenti del nucleo familiare e il relativo importo ricevuto, espresso nella valuta monetaria del Paese d’origine, compresi eventuali trattamenti di natura assistenziale percepiti (certificati fiscali o dichiarazioni dei redditi del paese di provenienza);
  • patrimonio immobiliare e mobiliare all’anno corrente. Nel caso il patrimonio immobiliare sia nullo, bisognerà appositamente indicarlo. Se la casa d’abitazione è assunta con canone d’affitto, è necessario indicarne gli estremi e il relativo importo annuo per poterlo detrarre ai fini del calcolo del valore reddituale del nucleo familiare.
  • conti bancari e risparmi: estratti conto con saldo aggiornato al 31 dicembre dell’anno precedente.

Come già detto - e ribadiamo - per poter procedere con la presentazione della dichiarazione ISEE, la documentazione indicata dovrà essere appositamente tradotta nella lingua ufficiale del Paese nel quale si presenta richiesta. La traduzione deve essere legalizzata e convalidata dalle Autorità consolari italiane operanti nel Paese d’origine dello studente.

Per i Paesi nei quali esistano difficoltà nel rilascio della documentazione accertate dalle Ambasciate italiane, la sopraindicata documentazione potrà essere rilasciata in via straordinaria dalle autorità Consolari estere competenti in Italia.

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# ISEE

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