Isolamento positivi più breve con Omicron, cambiano le regole? “Stop dopo 5 giorni senza tampone negativo”

Stefano Rizzuti

23/07/2022

Con la sottovariante Omicron 5 dominante e il picco dei contagi dell’ondata estiva superato, l’isolamento dei positivi potrebbe essere ridotto: vediamo in che modo.

Isolamento positivi più breve con Omicron, cambiano le regole? “Stop dopo 5 giorni senza tampone negativo”

Il picco dei contagi Covid dell’ondata estiva che ha colpito l’Italia è stato raggiunto. Anche se si registrano ancora più di 70mila nuovi casi giornalieri, il peggio è alle spalle e le Regioni chiedono al governo di smorzare le regole sull’isolamento dei positivi.

Il pressing regionale va avanti ormai da diverse settimane, ma ora che la situazione sembra essere in leggero miglioramento si fa ancora più insistente: la richiesta è quella di rendere più breve il periodo d’isolamento per i positivi al Covid, considerando quanto il virus sia cambiato con la sottovariante Omicron 5.

In particolare è l’assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D’Amato, a chiedere di permettere agli asintomatici di mettere fine all’isolamento anche senza bisogno dell’esito negativo di un tampone: la sua idea è quella di far uscire i positivi a cinque giorni dalla scomparsa dei sintomi. Un’ipotesi che potrebbe anche essere presa in considerazione dal ministero della Salute.

Isolamento dei positivi, le regole oggi

Stando alle regole attuali non è possibile uscire dall’isolamento a meno di sette giorni di distanza dal primo tampone positivo. Inoltre, la persona contagiata deve non solo aspettare una settimana ma anche effettuare un test con esito negativo per uscire dall’isolamento. Nel caso in cui la persona resti positiva più a lungo, può comunque uscire dall’isolamento a 21 giorni di distanza dal contagio, anche se non è ancora negativo.

La proposta di D’Amato per accorciare l’isolamento

L’assessore alla Salute della Regione Lazio ha quindi avanzato la sua proposta per semplificare la procedura sull’isolamento dei positivi. La novità, secondo questa ipotesi, riguarderebbe le persone asintomatiche: D’Amato vorrebbe consentire a chi non ha sintomi da cinque giorni di uscire dall’isolamento senza necessità di aspettare un test negativo. “Lo fanno già in alcuni Paesi, non vedo perché non si possa attuare anche da noi”, sottolinea l’assessore regionale del Lazio.

Cosa vuole fare il governo su isolamento e mascherine

Negli scorsi giorni, prima della crisi di governo, il ministero della Salute e le Regioni sembravano vicine a un accordo per accorciare da subito l’isolamento dei positivi. Non solo, perché si era ipotizzato anche di procedere con un ulteriore alleggerimento delle regole dall’autunno.

Poi le interlocuzioni si sono fermate negli ultimi giorni, anche a causa della crisi che ha messo fine all’esperienza del governo Draghi. Si era in attesa di una circolare del ministero della Salute che recepisse le richieste delle Regioni per accorciare l’isolamento: secondo le ipotesi circolate negli scorsi giorni l’idea era quella di permettere ai positivi di aspettare 48 ore dalla scomparsa dei sintomi per effettuare un tampone e, se negativo, uscire dall’isolamento.

Rispetto alla proposta avanzata da D’Amato sarebbe comunque rimasta la necessità di un test negativo, mentre l’assessore del Lazio punta sull’uscita immediata dall’isolamento se non si hanno sintomi per cinque giorni.

Il ministero della Salute stava però ragionando anche sull’ipotesi di regole ancora meno stringenti in autunno: l’opzione considerata era quella di permettere agli asintomatici di non sottoporsi all’isolamento. Per loro sarebbe potuto bastare l’obbligo di indossare le mascherine Ffp2, con multe salate per chi non lo rispetta. Ma, con la crisi di governo, ora è tutto in stallo ed è difficile capire se e quando le regole possano cambiare.

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