Le tensioni tra Israele e Palestina stanno peggiorando settimana dopo settimana, con micidiali attacchi di rappresaglia da entrambe le parti.
Le tensioni tra Israele e Palestina hanno raggiunto un nuovo massimo lunedì quando due coloni israeliani sono stati uccisi da palestinesi in Cisgiordania. Questo segna un nuovo episodio di violenza nella regione, che si fa sempre più accesa settimana dopo settimana.
La Cisgiordania è una regione palestinese occupata da Israele dal 1967. Da allora, Israele ha condotto una campagna di reinsediamento, spogliando i palestinesi delle loro case e portandoli nei campi.
Il reinsediamento è stato considerato un genocidio da molte organizzazioni umanitarie e continuamente condannato dalle Nazioni Unite. Tuttavia, la situazione ha continuato a peggiorare nel 2022, l’anno più mortale per i palestinesi dal 2005, che potrebbe benissimo essere superato entro il 2023.
L’anno scorso, Benjamin Netanyahu è tornato al potere in Israele dopo quattro anni di assenza. Il suo nuovo governo è stato considerato l’ala più a destra nella storia del paese. Il nuovo ministro della Sicurezza Nazionale Itamar Ben-Gvir ha fatto notizia pochi giorni dopo la sua nomina visitando il Temple Mound di Gerusalemme, un luogo sacro musulmano.
Netanyahu ha dichiarato pubblicamente che continuerà, se non aumenterà, il reinsediamento israeliano in Cisgiordania. Ha detto che il 2022 è stato anche l’anno più mortale per le vittime israeliane di attacchi terroristici e che avrebbe agito di conseguenza.
Occhio per occhio
Il 2023 sembra già l’anno più sanguinoso sia per Israele che per la Palestina. Dall’inizio di gennaio, 12 israeliani sono stati uccisi da attacchi terroristici palestinesi, così come un ucraino. D’altra parte, 60 palestinesi sono stati uccisi in micidiali raid israeliani. I due più letali sono stati anche i peggiori degli ultimi 20 anni e hanno ucciso 21 palestinesi.
Tensioni si sono fatte sentire anche alle Nazioni Unite, dove gli incontri settimanali sui conflitti israelo-palestinesi si sono fatti sempre più violenti. Entrambe le parti hanno accusato l’altra delle rispettive morti e la diplomazia si è fermata.
Gli Stati Uniti hanno cercato di calmare la situazione. Temendo un intervento dell’Iran nella regione: in un momento in cui Teheran sta già armando la Russia contro l’Ucraina, gli Stati Uniti hanno bisogno che le tensioni rimanessero basse.
Il mese scorso, il segretario di stato americano Antony Blinken ha condannato gli attacchi palestinesi e ha esortato entrambe le parti alla calma.
Ieri, domenica, funzionari israeliani e palestinesi si sono incontrati ad Aqaba, in Giordania, per discutere la situazione. L’incontro è stato mediato anche da funzionari giordani, egiziani e americani.
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La dichiarazione risultante prometteva «misure di rafforzamento della fiducia» e invitava Israele a fermare le discussioni sugli accordi per quattro mesi.
Ma la maggior parte della comunità internazionale ha ritenuto la dichiarazione illegale, mentre il funzionario israeliano Bezalel Smotrich ha dichiarato che non interromperà le attività di reinsediamento.
Con i due morti israeliani di oggi in Cisgiordania, è probabile che la situazione continui a peggiorare. Molto probabilmente Israele vendicherà.
Articolo pubblicato su Money.it edizione internazionale il 2023-02-27 12:56:07. Titolo originale: Two Israelis killed by Palestinian Attack. Peace almost Impossible as Tensions Rise
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