Domanda positiva e rendimenti stabili. Questo il quadro che emerge dall’asta di titoli a 5 e 10 anni del Tesoro italiano. Vediamo i dettagli.
Questa mattina il Ministero dell’economia ha collocato BTP a cinque e dieci anni per 5,5 miliardi di euro. L’appuntamento era particolarmente atteso alla luce della conferma del nostro merito di credito decretata da Standard & Poor’s venerdì scorso.
Entrambi i titoli sono stati assegnati al livello massimo previsto inizialmente, rispettivamente 2,5 e 3 miliardi di euro.
Asta Btp: rendimenti poco mossi, bene le richieste
Nel dettaglio, nell’asta di titoli a cinque anni il rendimento del BTP si è attestato all’1,72%, un punto base al di sopra del dato precedente. Il tasso di copertura, il bid-to-cover, si è attestato a 1,52 volte.
Rosso invece di due punti base rispetto all’appuntamento di fine marzo per il rendimento del dieci anni, arrivato alla quinta tranche, attestatosi al 2,59%. In questo caso le richieste hanno superato il quantitativo offerto di 1,4 volte.
Sul mercato secondario il titolo con scadenza quinquennale rende l’1,633% mentre quello al 2029 segna un 2,579%, contro l’1,654 e il 2,588 per cento precedente.
Inoltre, oggi sono è stato assegnato un miliardo di CCTEu a fronte di richieste pari a 1,89 miliardi. Il rendimento lordo in questo caso si è attestato all’1,77%, -5 centesimi sull’asta del 28 marzo.
Spread Btp in calo
Con il tasso sul decennale italiano in lieve calo e quello sul corrispondente titolo tedesco in risalita allo 0,033%, il differenziale di rendimento Italia-Germania scambia a 254,6 punti base.
Rispetto a ieri, lo spread Btp-Bund segna un rosso dell’1,55%.
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