Il rally messo a segno dal mercato obbligazionario, particolarmente accentuato nel nostro Paese, ha permesso all’esecutivo italiano di ridurre le stime sugli interessi da pagare. Questo ha permesso di liberare importanti risorse.
Prospettive di crescita e di inflazione particolarmente contenute e il conseguente ritorno ad un approccio “dovish”, da colomba, da parte delle maggiori banche centrali, hanno riportato sotto i riflettori il mercato obbligazionario.
Il conseguente incremento dei prezzi dei titoli di debito ha prodotto una compressione dei rendimenti (prezzi e rendimenti si muovono in direzione opposta) che è stata particolarmente accentuata nel nostro Paese.
Questo perché il trend ribassista segnato dai rendimenti a livello globale nel nostro Paese è stato amplificato (forse oltre misura) dalla nascita della nuova compagine di governo.
A differenza del precedente, il nuovo esecutivo dovrebbe essere caratterizzato da una minore dose di conflittualità nei confronti delle regole di bilancio stabilite a livello europeo.
Italia: costo del debito in calo
L’allentamento della tensione con Bruxelles è stato subito evidente dalla pubblicazione della bozza di bilancio 2020, in cui il tanto temuto rapporto deficit/Pil è stato fissato ad un “diplomatico” 2,2 per cento (Legge di Bilancio 2020: cosa prevede? Novità sul testo della finanziaria).
Ma c’è un altro aspetto di discontinuità rispetto al passato: il calo del costo del debito, che ha spinto il rendimento dei decennali a toccare i minimi storici, ha permesso alla nuova coalizione di ridurre la stima sulla spesa per il pagamento degli interessi dal 3,6 al 3,3 per cento del Prodotto interno lordo.
Nel caso in cui questo miglioramento dovesse confermarsi su base strutturale, ha detto Loredana Maria Federico, capo economista di UniCredit, “fornirebbe un importante supporto alla dinamica del debito pubblico”.
Italia: a quanto ammonta il Tesoretto
30 punti base in meno di spese per interessi in termini assoluti rappresentano una cifra di assoluto rilievo: 7 miliardi di euro nel 2020.
Ma non è tutto, perché il dato, nel caso in cui il mercato del debito dovesse confermarsi nelle condizioni attuali, è destinato a salire.
Questo perché, rilevano dalle sale operative, i bond in scadenza saranno rifinanziati a condizioni migliori.
© RIPRODUZIONE RISERVATA