L’Italia concederà la cittadinanza automatica a questo gruppo? Cosa cambia da aprile 2025

Ilena D’Errico

22 Febbraio 2025 - 22:51

Cittadinanza italiana automatica? Ecco cosa potrebbe cambiare davvero da aprile 2025.

L’Italia concederà la cittadinanza automatica a questo gruppo? Cosa cambia da aprile 2025

Il tema della cittadinanza e del suo acquisto da parte di stranieri è piuttosto delicato, per non dire proprio controverso. Le recenti novità sul referendum non hanno fatto altro che alimentare le polemiche e soprattutto la confusione sull’argomento. Si parla ovunque di acquisto automatico della cittadinanza italiana, facendo riferimento a un passaggio del referendum del tutto estrapolato dal contesto. Facciamo chiarezza su cosa può cambiare davvero da aprile.

Come si prende la cittadinanza italiana

La cittadinanza italiana si acquista in diversi modi, in estrema sintesi:

  • nascita da genitore italiano;
  • adozione da genitore italiano;
  • acquisto della cittadinanza da genitore convivente;
  • residenza fino alla maggiore età dello straniero nato in Italia;
  • matrimonio o unione civile con cittadino italiano, nei termini previsti dalla legge;
  • naturalizzazione dopo i termini di residenza previsti dalla legge, pari a 10 anni in via generale e ridotti per alcune categorie come apolidi, rifugiati e cittadini dell’Unione europea;
  • meriti speciali riconosciuti dallo Stato italiano;
  • nascita nel territorio italiano da genitori ignoti, apolidi o impossibilitati a trasmettere la cittadinanza.

Cittadinanza italiana automatica ad alcuni gruppi

L’acquisto della cittadinanza italiana è automatico soltanto per alcuni gruppi di persone. In particolare, ciò riguarda la cittadinanza per ius sanguinis, ossia la nascita/adozione da cittadini italiani. In tutti gli altri casi, è richiesto il rispetto di particolari requisiti previsti dalla legge e il completamento di un iter specifico a seconda della modalità di acquisto della cittadinanza spettante all’individuo. C’è però una categoria di individui che si trova in una circostanza a dir poco particolare, ossia coloro il cui genitore acquista (o riacquista) la cittadinanza italiana. I figli minorenni possono infatti ottenere la cittadinanza italiana se convivono stabilmente ed effettivamente con il genitore diventato cittadino italiano.

Il meccanismo è a tutti gli effetti identico per l’iscrizione all’Aire (e quindi l’acquisizione della cittadinanza italiana) dei minori nati all’estero da cittadini a propria volta iscritti all’Aire. In quest’ultimo caso, infatti, i genitori possono recarsi presso il Consolato italiano competente per trasmettere l’atto di nascita del figlio, il quale avrà così diritto automaticamente alla cittadinanza italiana, indipendentemente dalla nascita all’estero. Anche in questo caso è necessario che il minore conviva stabilmente ed effettivamente con il genitore cittadino italiano residente all’estero.

Cosa cambia da aprile 2025

Da aprile 2025 potrebbero intervenire cambiamenti importanti riguardo all’acquisto della cittadinanza italiana. La Corte Costituzionale ha infatti confermato proprio di recente la legittimità del referendum sulla cittadinanza, che si terrà proprio nel periodo tra il 15 aprile 2025 e il 15 giugno 2025. Il referendum propone la semplificazione dell’acquisto della cittadinanza per naturalizzazione, in particolare dimezzando il periodo di residenza in Italia richiesto a tal fine. In caso di accoglimento della proposta, dunque, sarà sufficiente risiedere in Italia continuativamente e stabilmente per almeno 5 anni al fine di ottenere la cittadinanza. Si mantengono comunque i requisiti generali riguardo all’idoneità morale e legale del futuro cittadino, compresa la conoscenza della lingua italiana e l’assenza di condanne penali.

Non si tratta quindi di una concessione automatica della cittadinanza, ma di una rimodulazione dei termini oggi previsti per il completamento dell’iter di acquisto. Per quanto il tema sollevi importanti polemiche politiche, non si tratta di un quesito sorprendente e anzi sembrano esserci solide probabilità di accoglimento. Innanzitutto bisogna considerare che molti Paesi europei prevedono un termine di residenza proprio di 5 anni e che l’Italia stessa, fino al 1992, si è allineata a questo requisito. In secondo luogo, la raccolta firme per la proposta di referendum ha registrato veri e propri record di adesione, sia come quantità che come tempistiche. Si può pertanto presumere un’idea favorevole diffusa tra i cittadini, anche se tutto è ancora da decidere. In ogni caso, in caso di approvazione, i genitori potrebbero trasmettere automaticamente la cittadinanza italiana ai figli minorenni.

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