Giuseppe Donvito, presidente dell’ITA, ha esortato il governo a procedere rapidamente nella nomina del nuovo CdA di CDP Venture Capital, società fondamentale per il settore dell’innovazione.
L’Italian Tech Alliance, attraverso Giuseppe Donvito, suo presidente, ha espresso preoccupazione per l’attuale momento di stallo nella nomina del nuovo Consiglio di Amministrazione di CDP Venture Capital, soggetto considerato fondamentale per lo sviluppo del settore dell’innovazione in Italia.
L’Italian Tech Alliance, che è l’associazione italiana del Venture Capital, degli investitori in innovazione e delle startup e Pmi innovative, ha sottolineato che un ritardo come quello che si è concretizzato - due mesi - rischia di rallentare eccessivamente il lavoro di quello che è diventato il principale motore del Paese in termini di sostegno all’innovazione.
Che cosa ha detto Giuseppe Donvito, presidente dell’Italian Tech Alliance
Donvito ha iniziato ribadendo l’importanza del lavoro svolto dall’Italian Tech Alliance e da CDP Venture Capital. «Come associazione riteniamo che il lavoro svolto fin qui sia stato fondamentale per lo sviluppo del Venture Capital in Italia, che oggi è uno dei motori dell’innovazione. Ancora di più riteniamo che CDP Venture Capital sarà fondamentale per sostenere il settore negli anni a venire e siamo pertanto sorpresi del ritardo nel rinnovo del CdA».
Proprio in virtù dell’importanza di CDP, Donvito ha esortato il governo italiano a prendere una decisione in tempi brevi sul rinnovo del CdA della società. «Auspichiamo che il Governo prenda una decisione in tempi rapidi, tenendo conto dell’importanza di operare in continuità con la direzione del primo triennio di attività, orientando la scelta verso il mantenimento del livello di competenza dimostrato fin qui. Come associazione siamo a totale disposizione per un confronto su questo tema. In Germania, a KfW Capital, e in Francia, a BPI France, realtà omologhe a CDP Venture Capital, è stato concesso il tempo di consolidarsi nel lungo periodo, indipendentemente dagli avvicendamenti dei rispettivi governi».
Piuttosto che rallentare l’andamento dei lavori, Donvito ha sottolineato che il governo dovrebbe fare il possibile per promuovere il Venture Capital in Italia, così come alcuni governi hanno già fatto nei rispettivi Paesi. «Il nostro ecosistema tecnologico ha bisogno di sostegno concreto e non di norme che, come il regime Golden Power rafforzato, possono rappresentare un ostacolo alla crescita di molte realtà innovative. Come buona pratica cui ispirarsi, ricordiamo che in Francia e nel Regno Unito sono stati addirittura il Presidente Macron e il Primo Ministro Sunak a spendersi in prima persona per sostenere la crescita del VC e dell’innovazione. Il ritardo in una decisione chiave per lo sviluppo dell’ecosistema rischia di rendere improduttivo il grande sforzo di rinnovamento delle norme che regola il settore che le istituzioni stanno portando avanti, a partire della modernizzazione dello Startup Act».
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