Il Direttore Generale di Italian Tech Alliance è intervenuto all’audizione della commissione Industria del Senato circa lo stato dell’innovazione in Italia e l’abolizione del Professor Privilege.
Durante la mattinata odierna si è tenuta nella commissione Industria del Senato un intervento riguardante l’esame del Ddl modifiche al codice della proprietà industriale. In questa occasione, Francesco Cerruti, Direttore Generale di Italian Tech Alliance, si è espresso focalizzandosi su due punti principali: lo stato dell’ecosistema dell’innovazione in Italia (anche comparato con quello degli altri Paesi europei) e la modifica dell’articolo 65, che comporterebbe il superamento del c.d. Professor Privilege.
Tutti i dettagli dell’intervento di Francesco Cerruti
Tra i punti salienti dell’intervento di Cerruti si evidenziano il gap tra l’Italia e gli altri Paesi europei e la necessità di un maggiore sostegno da parte delle istituzioni.
I volumi degli investimenti in innovazione sono purtroppo ancora bassi e lontani da quelli di altri Paesi europei: è vero che il 2022 è stato per il nostro Paese l’anno record per gli investimenti in startup innovative, con oltre 1,8 miliardi investiti, ma si tratta di un dato poco rilevante se paragonato ai 6 miliardi della Spagna, agli oltre 11 della Francia e ai più di 15 miliardi raccolti dalle startup in Germania.
Inoltre, bisogna considerare anche che, riprendendo le parole di Cerruti «le startup nel nostro Paese vengono considerate come imprese fatte da ragazzi nel garage di casa» e non come delle vere e proprie realtà innovative capaci di creare valore aggiunto per il Sistema Paese. In realtà, si tratterebbe di un bias cognitivo, un preconcetto non confermato dalle evidenze in quanto «i dati che emergono da diverse rilevazioni dimostrano come le imprese innovative diano un contributo fondamentale al rilancio economico e sociale del nostro Paese».
Infine, le modifiche proposte al Codice della proprietà industriale, con riferimento alla modifica dell’articolo 65, potrebbero - insieme ai crescenti sostegni istituzionali in tema di innovazione imprenditoriale - dare uno slancio significativo in termini di allineamento con altre realtà europee. Si tratterebbe di fatto del superamento del Professor Privilege, poiché allo stato attuale la titolarità delle invenzioni in ambito di ricerca pubblica viene attribuita al professore o ricercatore che avvia e conduce gli studi e non all’Ateneo o Ente di ricerca di cui fa parte, come invece avviene negli altri Paesi europei.
È chiave notare come un trasferimento tecnologico più sano e un miglioramento del meccanismo di connessione tra imprese, università investitori e centri di ricerca possano agevolare inoltre l’utilizzatore finale, ossia il cittadino.
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