Il CEO di Twitter ha annunciato l’imminente trasferimento nel continente africano. Ecco perché
Jack Dorsey si trasferirà in Africa. Ad annunciarlo tramite tweet lo stesso CEO di Twitter, che ha da poco terminato un tour nel continente e ha confermato di avere in programma il trasferimento per un periodo in Africa.
Nel suo cinguettio Dorsey, dicendosi triste per il termine della sua recente e più breve visita al cosiddetto ’continente nero’, ha aggiunto che si tratta di una malinconia destinata a terminare visto che ha in programma di viverci “per 3-6 mesi a metà 2020”.
Sad to be leaving the continent…for now. Africa will define the future (especially the bitcoin one!). Not sure where yet, but I’ll be living here for 3-6 months mid 2020. Grateful I was able to experience a small part. 🌍 pic.twitter.com/9VqgbhCXWd
— jack 🌍🌏🌎 (@jack) 27 novembre 2019
Il numero uno del social è stato in Etiopia questa settimana, come parte di un tour più ampio del continente partito lo scorso 8 novembre e comprendente visite in Ghana, Nigeria, Etiopia e Sudafrica.
In Nigeria Dorsey ha incontrato imprenditori e giovani artisti del luogo, nonché Ngozi Okonjo-Iweala, membro del consiglio di Twitter, economista ed ex amministratore delegato della Banca mondiale.
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Twitter: Jack Dorsey si trasferisce in Africa
Sono diversi i motivi per cui Jack Dorsey potrebbe volersi stabilire per un periodo più o meno lungo in Africa.
Oltre ai diversi progetti in valutazione sul territorio, non solo in ottica Twitter, in molti mettono in evidenza il tema Bitcoin.
In Ghana il CEO e il suo team hanno incontrato molti imprenditori del comparto criptovalute, che Dorsey è fortemente intenzionato ad avvicinare a Twitter e Square.
Il numero di sviluppatori e imprenditori africani al lavoro sulle crypto è sempre maggiore e in costante crescita.
BitHub, realtà importantissima di settore, è stata fondata nel 2015 dall’imprenditore keniano John Karanja, che tiene seminari sulle tecnologie blockchain per i giovani sviluppatori.
Proprio il Kenya - seconda nazione più popolosa dell’Africa - ha piani ambiziosi sul fronte economia digitale; il governo stima che il comparto possa creare 3 milioni di posti di lavoro entro luglio del 2020.
La crescita tech africana non è certo sfuggita ad altri colossi del settore tech come Google, Microsoft e Huawei, che hanno ampliato le loro operazioni in Ghana, rivolgendosi a sviluppatori di software e ai giovani creativi sul continente.
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