Dopo i primi tentennamenti sulle consegne, dal colosso farmaceutico statunitense si dicono certi di riuscire a rispettare gli accordi
Da Johnson & Johnson arriva una forte rassicurazione: “Rispetteremo le consegne di vaccini”.
La dichiarazione arriva proprio dal CEO di uno degli impianti che aveva incontrato dei problemi di produzione, quello di Baltimora gestito da Emergent BioSolutions, e che è al momento fermo stando a quanto rivelato.
Parole riferibili in prevalenza alle ulteriori 24 milioni di dosi destinate al territorio statunitense, ma che lascia inevitabilmente ben sperare anche sul fronte europeo.
Va infatti ricordato come il mese scorso la compagnia aveva fatto sapere all’UE che potrebbero esserci problemi nel rispettare la consegna di 55 milioni di dosi pattuita entro giugno, di cui 7,3 milioni destinate all’Italia.
Johnson & Johnson rassicura: “Rispetteremo consegne”
Negli Stati Uniti l’impianto che ha avuto il problema maggiore ha sede a Baltimora, ma non è stato ancora autorizzato dalla Food and Drug Administration statunitense a produrre il vaccino.
Proprio per questo il CEO di Emergent, compagnia che ha in gestione l’impianto,
ha parlato di problematiche rilevate su un solo lotto e che comunque non hanno influito sulla qualità di nessuna delle dosi del vaccino prodotte finora.
Ha quindi spiegato che l’eliminazione di un lotto si rivela una circostanza abituale, e questo non dovrebbe andare a pesare sui tempi di produzione e quindi sulle successive consegne pattuite.
Anche senza lo stabilimento che fa capo ad Emergent, infatti, Johnson & Johnson è stata in grado di mantenere il suo impegno a fornire 20 milioni di dosi agli USA a marzo, e la società ha affermato di essere pronta a consegnarne altri 24 milioni ad aprile.
Un funzionario dell’amministrazione Biden ha confermato che la maggior parte dei vaccini continueranno ad arrivare dal «braccio vaccinale di J&J» dei Paesi Bassi.
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