Chi è stato vaccinato contro il Covid con il preparato monodose di Johnson & Johnson dovrà sottoporsi a un richiamo a due mesi di distanza dalla prima inoculazione.
Non solo la terza dose per chi ha completato il ciclo vaccinale con Pfizer, Moderna o AstraZeneca. Ora sembra quasi certa anche la somministrazione della seconda dose per chi ha ricevuto il preparato di Johnson & Johnson, l’unico monodose contro il Covid-19.
Negli Stati Uniti il richiamo del vaccino Johnson & Johnson partirà prestissimo e la dose booster dovrà essere somministrata ad almeno due mesi di distanza dalla prima inoculazione. In Italia si potrebbe seguire l’esempio statunitense a partire dalle prossime settimane e anche qui potrebbe essere raccomandato il richiamo per chi ha ricevuto il vaccino monodose negli scorsi mesi.
Il richiamo del vaccino Johnson & Johnson
È Walter Ricciardi, consulente del ministro della Salute Roberto Speranza, a spiegare come sia cambiata in questi giorni la situazione per chi ha ricevuto il vaccino monodose di Johnson & Johnson. Intervenendo a L’Aria che tira, su La7, Ricciardi spiega come la necessità di un richiamo sia “un’evidenza scientifica” emersa negli ultimi giorni.
A confermare questa necessità di una dose booster sono state sia la Fda statunitense che l’Ema, l’Agenzia europea del farmaco. Riccardi sottolinea come un richiamo sia necessario anche perché l’immunità conferita dal vaccino Janssen è “più labile” rispetto agli altri vaccini anche a causa del fatto di essere monodose.
Quando deve essere effettuato il richiamo per chi ha ricevuto J&J
Sulle tempistiche del richiamo Ricciardi è netto: “Va fatto subito”. Le evidenze scientifiche, infatti, portano a concludere che la seconda dose debba essere fatta a due mesi di distanza dalla prima inoculazione di Johnson & Johnson. Considerando che questo vaccino in Italia non viene quasi più somministrato è quindi evidente che la grandissima maggioranza delle persone che lo ha ricevuto - parliamo di quasi 1,5 milioni di italiani - lo ha fatto oltre due mesi fa e deve quindi fare presto il richiamo.
Con quale vaccino verrà effettuato il richiamo
Chi ha ricevuto la prima dose di Johnson & Johnson cambierà vaccino per il richiamo. In Italia, spiega ancora Ricciardi, tutte le dosi di richiamo - sia per seconde che terze dosi - vengono ormai fatte solamente con Pfizer o Moderna, ovvero vaccini a mRna.
Il consulente del ministro della Salute garantisce che la vaccinazione eterologa “funziona benissimo, anzi meglio rispetto all’omologa: la stimolazione è straordinariamente più potente” e per questo motivo il richiamo verrà effettuato con un vaccino diverso.
leggi anche
Terza dose a tutti, ecco chi potrebbe riceverla molto prima degli altri. Non si va per età
Il vaccino Johnson & Johnson negli Usa
Negli Stati Uniti la seconda dose del vaccino Johnson & Johnson è ormai cosa certa. Il comitato consultivo dei Cdc ha votato per la raccomandazione della dose booster del vaccino Johnson & Johnson a tutti gli over 18. Il richiamo ha già ottenuto l’autorizzazione all’uso di emergenza della Fda confermando che la seconda dose dovrà essere effettuata a due mesi di distanza dalla prima. L’esempio potrebbe presto essere seguito anche in Europa e in Italia.
© RIPRODUZIONE RISERVATA