Kanye West ha concluso le sue vacanze in Italia nel peggiore dei modi: bandito a vita dalla laguna di Venezia. Cos’è successo e perché rischia una denuncia per atti osceni in luogo pubblico?
Kanye West e la moglie Bianca Censori non sono più i benvenuti a Venezia, almeno non sui motoscafi della compagnia che hanno usato per spostarsi in giro per la laguna. Il motivo? Atti osceni in luogo pubblico. Al momento non c’è ancora una denuncia formale del reato, ma le immagini delle “effusioni sessuali in pubblico” sono state acquisite dalla polizia locale di Venezia.
C’è chi li vorrebbe in carcere e chi invoca il bando da Venezia, oltre che il divieto a vita all’utilizzo dei taxi boat della compagnia Venezia Turismo Motoscafi. Il consorzio infatti non ha preso bene le immagini circolate in tutto il mondo che inquadrano il rapper Kanye West (che si fa chiamare Ye negli ultimi tempi) e la moglie in una situazione intima.
Il reato di atti osceni in luogo pubblico non è più procedibile d’ufficio dal 2016 e la sua depenalizzazione non consente l’arresto se non in particolari circostanze, ovvero in presenza o nelle vicinanze di luoghi designati ai bambini. In tutti gli altri casi, per quanto i pantaloni abbassati di Ye possano aver destato sgomento, il rapper milionario potrebbe rischiare “solo” una multa da 5.000 a 30.000 euro.
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Kanye West - o come vuole farsi chiamare lui “Dio Ye” - ne ha combinata un’altra delle sue. Dopo le polemiche sulle frasi razziste e antisemite, il rapper si è lasciato andare a effusioni pubbliche esplicite con sua moglie Bianca Censori al centro della laguna di Venezia. Un palco insolito, che Ye ha affrontato con i pantaloni abbassati e di fronte a un pubblico numeroso di turisti con in mano il proprio smartphone.
Di fronte alla scena, ma soprattutto alle polemiche sui social, la compagnia di taxi su acqua - che è stata protagonista indiretta dell’atto esplicito - ha diramato una nota di bando a vita per West e signora. La società di noleggio Venezia Turismo Motoscafi ha fatto sapere al Daily Mail di aver bandito la coppia dalle proprie barche. Il portavoce della compagnia ha confermato che:
Ci dissociamo completamente da tali atti e comportamenti. Sicuramente il Sig. West e sua moglie non saranno più i benvenuti a bordo delle imbarcazioni della nostra compagnia.
Nella nota Venezia Turismo Motoscafi ha confermato che l’autista non si era accorto del gesto alle sue spalle, altrimenti avrebbe denunciato i trasgressori. Al contrario l’uomo era impegnato a stare attento al traffico. Inoltre c’erano altre persone a bordo, rivolte verso la coppia, che invece la scena l’hanno osservata.
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Cos’è il reato di atti osceni in luogo pubblico e cosa rischia la coppia?
Tra chi li vorrebbe in carcere e chi banditi a vita non solo dalla compagnia di motoscafi, ma da tutta la città di Venezia, c’è chi invece sta indagando per il reato di atti osceni in luogo pubblico. La definizione di “atto osceno” è contenuta nell’art. 529 del codice penale, secondo il quale si considerano “osceni” gli atti e gli oggetti che, secondo il comune sentimento, offendono il pudore.
L’art. 527, che punisce con sanzione o reclusione chiunque in luogo pubblico o aperto copie atti osceni, è stato depenalizzato. La reclusione da quattro mesi a quattro anni resta applicabile se il fatto è stato commesso all’interno o nelle immediate vicinanze di luoghi abitualmente frequentati da minori. Per “luoghi abitualmente frequentati da minori” si intendono:
quei luoghi che si caratterizzano in tal senso per le proprie caratteristiche strutturali, per la stabile destinazione funzionale, nonché per la loro conoscibilità alla generalità dei consociati. Quindi non si fa riferimento all’ipotesi in cui il minore assista ad atti osceni, quanto al caso in cui questi vengano posti in essere in un luogo in cui è prevedibile che siano presenti dei minori perché abituati a frequentare quei luoghi.
In assenza del caso sopra citato, si applica una sanzione amministrativa pecuniaria da 5.000 a 30.000 euro. Una cifra irrisoria per Kanye West e moglie, a cui forse peserà di più l’onta di essere stati beccati e banditi.
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