In Cina i matrimoni sono in caduta libera. Di pari passo aumenta il numero di divorzi. Luci e ombre delle nuove tendenze sociali del Dragone.
C’eravamo tanto amati, capitolo cinese. Oltre la Muraglia i dati dell’Ufficio nazionale di statistica parlano chiaro: il tasso di matrimonio sta letteralmente precipitando. I matrimoni sono infatti passati dai circa 13 milioni del 2013 ai 7 milioni del 2022, il livello più basso mai toccato da quando sono iniziate le rilevazioni nel 1985.
Nel 2023 la Cina ha registrato un lieve incremento, toccando gli 8 milioni, ma le autorità restano preoccupate per una tendenza generale negativa che si unisce ad un altro fenomeno socialmente “nefasto”: l’aumento del numero dei divorzi. Questi, infatti, hanno raggiunto il record di 4,7 milioni nel 2019, quattro volte tanto rispetto a due decenni fa.
Il governo ha cercato in qualche modo di intervenire, per esempio approvando una legge, nel 2021, che richiede alle coppie di trascorrere un periodo di 30 giorni, definito di “raffreddamento”, prima di procedere con la separazione. È servito a poco, perché c’è stato un calo ma solo temporaneo. Già, perché nel 2023 i divorzi sono aumentati del 25% su base annua. [...]
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