L’austerità di Giorgetti sarà la rovina dell’Italia secondo Mori

Violetta Silvestri

11 Ottobre 2024 - 15:04

L’Italia va verso l’austerità voluta da Bruxelles e accolta da Giorgetti secondo Marco Mori. L’intervento su Money.it.

Mentre il Governo è alle prese con la Legge di Bilancio e le regole sui conti pubblici di Bruxelles che tornano in vigore, i riflettori si riaccendono sulle finanze italiane e sulla sua cronica difficoltà a frenare deficit, spesa, debito.

L’annuncio di Giorgetti di sacrifici necessari per la manovra ha aperto l’ennesimo dibattito sulla opportunità o meno di aumentare le tasse per i più ricchi e, soprattutto, su come rispondere all’Ue che chiede più ordine nei conti.

Marco Mori, avvocato e opinionista di Money.it, ha dedicato un suo intervento proprio a questo argomento, riportando alla luce lo spinoso tema dell’austerità: “Se continuiamo con l’austerità, io non so quanto ancora il Paese possa reggere, ammesso e non concesso che si possa parlare già oggi di un paese che resiste”.

Il riferimento è ovviamente alle regole del Patto di Stabilità e Crescita formulato dell’Ue e a quella che è una imposizione assurda secondo Mori. Ridurre deficit e debito insieme non è possibile:

“L’unico modo per ridurre il rapporto debito-Pil è chiaramente alzare di fatto il Pil. E come alzi il Pil se non fai deficit? È impossibile. Quindi un Governo che si piega ai diktat di Bruxelles può soltanto portare avanti quelle che sono le politiche che avrebbe potuto fare un Draghi, un Monti qualsiasi.”

“Hanno incassato comunque un piccolo margine di vantaggio proprio dal Superbonus che Giorgetti ha voluto a tutti i costi fermare su ordine di Bruxelles, perché in effetti il Superbonus aveva determinato sì, maggior deficit, ma contemporaneamente una riduzione del rapporto debito-Pil con la conseguente crescita”, ha analizzato Mori.

L’avvocato, quindi, non ha dubbi nel licenziare la manovra del Governo Meloni come austera e con l’obiettivo di ottenere un avanzo primario che significa impoverire: “Se il governo dichiara di voler fare avanzo primario è evidente che ci mette le mani in tasca e non importa dire se...attraverso il taglio della spesa piuttosto che un aumento fiscale perché i due scenari sono uguali, anzi, dal punto di vista macroeconomico è più recessivo una riduzione della spesa pubblica che un aumento delle tasse”.

Marco Mori boccia quindi pienamente il metodo Giorgetti, i suoi annunci e la disciplina fiscale come intesa dall’Ue.

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