L’intelligenza artificiale generativa arriva anche su Zoom. Questa innovazione è fondamentale per l’azienda, poiché le permette di rimanere al passo con i propri competitor.
L’intelligenza artificiale generativa arriva su Zoom. L’azienda ha deciso lanciare alcune novità per cercare di rimanere al passo con le innovazioni annunciate recentemente dai suoi principali competitor: Google, Microsoft, Slack.
Attualmente Google sta testando Bard con un numero ristretto di utenti. Microsoft invece sta già ampiamente facendo uso di GPT-4 nel suo motore di ricerca, Bing. Infine, Slack ha annunciato di essere stato selezionato per entrare a fare parte del gruppo delle aziende che metterà i propri dati a disposizione di ChatGPT Plus attraverso un plugin.
Zoom arriva da un momento complesso, in quanto ha recentemente scelto di licenziare il 15% dei propri dipendenti. Visto il momento delicato, l’introduzione di novità così importanti potrebbe essere fondamentale per ripartire e stare al passo dei competitor.
Zoom: approccio «federato» all’intelligenza artificiale generativa
Come affermato in un post riportato sul blog aziendale, Zoom ha deciso di introdurre alcune novità nell’ambito dell’intelligenza artificiale generativa, così da offrire ai propri utenti la possibilità di essere ancora più produttivi.
L’approccio adottato dall’azienda - secondo quanto si legge dal blog - sarà di carattere «federato» e cioè comprenderà sia l’utilizzo di soluzioni progettate internamente, sia soluzioni realizzate da altre società.
Tra le aziende con cui Zoom collaborerà sul fronte dell’intelligenza artificiale generativa c’è proprio OpenAI, l’azienda madre di ChatGPT fondata da Sam Altman che sta lavorando anche con Microsoft.
Già durante lo scorso anno l’azienda aveva introdotto alcune novità nell’ambito dell’intelligenza artificiale sul suo «smart companion» Zoom IQ, per permettere agli utenti di muoversi all’interno delle registrazioni delle videoconferenze in maniera estremamente dinamica.
L’azienda ha poi lanciato Zoom IQ for Sales, che utilizza l’intelligenza artificiale conversazionale per raccogliere utili insight dai clienti e fornire una migliore customer experience.
Intelligenza artificiale su Zoom: quali sono le novità in arrivo
Le novità lanciate lo scorso anno su Zoom IQ hanno rappresentato soltanto l’inizio. L’azienda ha infatti annunciato che metterà a disposizione dei propri utenti nuove funzioni in grado di rendere i loro meeting ancora più dinamici.
Grazie a Zoom IQ Meeting Summary sarà possibile, ad esempio, chiedere alla piattaforma di riassumere il contenuto di una videoconferenza, nel caso in cui si arrivi in ritardo. Inoltre, al termine di un incontro via Zoom, la piattaforma realizzerà automaticamente un riassunto dei punti salienti menzionati fino a quel momento.
Ma le novità non finiscono qui: qualora una persona dovesse assentarsi per un paio di minuti da una videoconferenza, quando tornerà avrà la possibilità di chiedere a Zoom IQ di riassumere in poche righe lunghi thread di messaggi, così da cogliere rapidamente il punto focale della discussione.
Con Zoom IQ Chat Compose e Zoom IQ Email Compose sarà possibile utilizzare l’intelligenza artificiale per sistemare messaggi ed e-mail, in modo da inviare ai propri clienti delle risposte efficaci e puntuali.
In particolare, con la prima funzione sarà possibile chiedere all’intelligenza artificiale di correggere il «tone of voice» con cui si scrive e la lunghezza; mentre la seconda (disponibile inizialmente soltanto per Zoom IQ for Sales) prenderà in considerazione il contesto delle conversazioni delle precedenti riunioni, delle chiamate e delle discussioni via e-mail, al fine di elaborare suggerimenti per delle e-mail ficcanti.
Queste novità verranno rilasciate gradualmente. Inizialmente saranno testate esclusivamente da un numero ristretto di utenti a partire da aprile 2023, per poi diventare disponibili per tutti.
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