La Cina farà litigare Europa e Usa?

Violetta Silvestri

3 Dicembre 2022 - 12:07

Europa e Usa non sono proprio allineate sulla Cina: se Washington spinge per boicottare Pechino, l’Ue non vuole rinunciare a legami commerciali strategici. Stati Uniti ed Europa sempre più distanti?

La Cina farà litigare Europa e Usa?

Usa e Unione europea sempre più distanti sulla Cina? L’impressione è che il controverso rapporto con il dragone possa allontanare gli Stati Uniti e la regione Ue, in un momento assai complesso per l’economia globale e di attrito tra i due potenti attori economici.

Il punto è che la Casa Bianca ha intensificato la pesante retorica contro la Cina e vuole che Bruxelles segua l’esempio. Tuttavia, il blocco non può proprio permettersi di fare lo stesso. In gioco ci sono strategici interessi commerciali che suggeriscono altre strade rispetto a quella sostenuta da Washington del disaccoppiamento.

La Cina, quindi, sarà un problema così profondo da indebolire i legami tra Usa e Ue?

Usa contro Europa: il motivo è la Cina

La politica Usa sulla Cina è chiara da tempo: fermare la potenza asiatica a colpi di misure commerciali, non ultima quella decisa dall’amministrazione Biden sul limite all’export verso il dragone della tecnologia statunitense.

L’intento è di fermare lo sviluppo cinese nello strategico settore dei semiconduttori e, in generale, dell’innovazione tecnologica. In gioco c’è il dominio economico sul mondo. Non è strano, quindi, che appena pochi giorni fa il segretario al commercio degli Stati Uniti Gina Raimondo abbia ribadito che Pechino è diventata una minaccia crescente per le aziende statunitensi.

Il messaggio è stato recepito anche in Europa, dove non si negano la pericolosità di Pechino e la sua opacità in tema di diritti umani. Tuttavia, l’approccio di Bruxelles si sta dimostrando diverso. E se, a fine ottobre, i funzionari americani pare abbiano invitato le controparti europee a prendere in considerazione l’utilizzo di restrizioni alle esportazioni verso la Cina, l’Ue non sembra aver obbedito.

La visita del cancelliere tedesco Scholz a Xi di qualche settimana fa è stata la palese testimonianza di quanto sia difficile per i Paesi europei allontanarsi completamente dall’immenso mercato cinese. O, in alternativa, avviare politiche di ritorsione contro il dragone.

Perché l’Europa ha bisogno della Cina

L’Unione europea ha soprannominato la Cina come un “rivale strategico” in diverse occasioni.

“L’Ue sta cercando di ritagliarsi una propria strategia sulla Cina che sia distinta dagli Stati Uniti. Questa strategia riguarda il ‘de-risking’ della relazione, piuttosto che il ‘de-coupling’” ha dichiarato Anna Rosenberg, responsabile della geopolitica presso Amundi Asset Management su Cnbc.

Il disaccoppiamento, nello specifico, si riferisce alla separazione dei legami economici tra le due superpotenze. Ma per l’Europa questo non rientra nel suo interesse.

I dati dell’ufficio statistico europeo hanno mostrato che la Cina è stata il terzo acquirente di beni europei e il mercato più importante per i prodotti Ue importati nel 2021. L’importanza della Cina come mercato per l’Europa diventa ancora più rilevante in un momento in cui la sua economia sta lottando a causa delle conseguenze della guerra in corso.

“Mentre gli Stati Uniti stanno cercando di trascinare l’Ue nella sua direzione per prendere le distanze dalla Cina, l’Ue vuole mantenere legami economici con la Cina. Questo desiderio è accentuato dalle ricadute economiche della guerra che colpiranno le economie europee in modo più acuto il prossimo anno”, secondo l’analisi di Rosenberg.

Hosuk Lee-Makiyama, direttore del think tank European Center for International Political Economy, ha dichiarato che “c’è molta domanda sospesa” in Cina a causa della sua rigida politica Covid-19 e l’Europa non ha molti mercati”.

Ha aggiunto che il presidente del Consiglio europeo Charles Michel ha visitato la Cina giovedì 1 dicembre proprio per cercare di negoziare ed essere “il primo della fila”, quando Pechino allenterà ulteriormente le sue misure Covid.

L’impressione è che, nel breve termine, le relazioni Ue-Cina stiano effettivamente migliorando. Il tutto sta avvenendo in un momento in cui i rapporti tra l’Europa e gli Stati Uniti stanno diventando un po’ aspri. Lee-Makiyama ha affermato che “la relazione transatlantica è la peggiore degli ultimi 20 anni”.

I funzionari europei si sono lamentati dei sussidi statali che l’amministrazione statunitense sta proponendo per sostenere la transizione energetica. L’Ue ha affermato che ciò sfida le regole del commercio internazionale ed è una minaccia per le aziende europee.

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