L’India importa quasi il 70-80% del litio e il 70% degli ioni di litio dalla Cina. Delhi vuole creare una catena di approvvigionamento sicura.
L’India ha fame di litio. Il gigante asiatico sta lavorando per rafforzare il suo accesso ad una serie di minerali altamente strategici, primo su tutti il cosiddetto “oro bianco”. Il Paese più popoloso al mondo è infatti in piena corsa per raggiungere i suoi rivali nella costruzione di efficienti catene di approvvigionamento energetico di nuova generazione.
È per questo che il governo indiano è impegnato a spingere i grandi gruppi minerari statali ad insediarsi in Sud America e Africa, e cioè in due regioni ricche di litio, in maniera tale da mettere le mani su adeguate riserve della preziosa risorsa per dare ossigeno al settore dei veicoli elettrici e delle energie rinnovabili (dove, per la cronaca, in entrambi la Cina ha un vantaggio solidissimo).
Nel 2023 il ministero delle Miniere indiano ha pubblicato un elenco di «Minerali critici per l’India». Il documento definisce i minerali critici come «essenziali per lo sviluppo economico e la sicurezza nazionale» e la cui «mancanza di disponibilità» o «concentrazione dell’estrazione o della lavorazione in poche località geografiche» può portare all’interruzione delle catene di approvvigionamento. Il litio è classificato come un minerale “strategico”, con una dipendenza del 100% dalle importazioni e per questo in cima alla lista delle priorità di Delhi. [...]
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