L’allarme sul settore immobiliare commerciale si diffonde in Europa con un avvertimento che arriva da una banca tedesca: cosa succede e perché nuove turbolenze finanziarie sono all’orizzonte?
La crisi immobiliare commerciale spaventa le banche Usa ed europee: il segnale di allarme è arrivato dalla Germania.
Il contagio delle esposizioni bancarie al settore degli immobili per uffici ormai in declino si sta rapidamente espandendo dagli Stati Uniti al vecchio continente. Dopo la vicenda dell’istituto di credito Usa New York Community Bancorp - che aveva allarmato gli azionisti tagliando i dividendi e accumulando riserve per coprire prestiti “problematici” legati a immobili commerciali - i riflettori si sono accesi su una banca europea.
L’ultima vittima di questa bolla è stata la tedesca Deutsche Pfandbriefbank AG, che ha visto crollare le sue obbligazioni a causa dei timori sulla sua esposizione al settore. Mercoledì 7 febbraio ha rilasciato una dichiarazione ufficiale non prevista in cui affermava di aver aumentato gli accantonamenti a causa della “persistente debolezza dei mercati immobiliari”.
La prossima turbolenza finanziaria passa da qui, dal terremoto immobiliare commerciale Usa? Intanto, i segnali dalla Germania non sono rincuoranti per l’Europa.
Banca tedesca lancia l’allarme immobiliare in Europa: cosa è successo?
Sale la pressione sul settore bancario tedesco. Nel quarto trimestre 2023, la tedesca Deutsche Pfandbriefbank ha notevolmente aumentato gli accantonamenti per i rischi di inadempienza imminente dei prestiti, secondo l’annuncio ufficiale a sorpresa di mercoledì 7 febbraio. Solo a novembre il CEO uscente Andreas Arndt aveva ridotto drasticamente il suo obiettivo di profitto, soprattutto a causa dei crediti inesigibili negli Usa.
Le obbligazioni della Deutsche Pfandbriefbank hanno inoltre subito una perdita record nella giornata di martedì 6 febbraio quando sono emerse preoccupazioni sull’esposizione della banca tedesca al mercato immobiliare commerciale statunitense.
In una teleconferenza con i clienti, Morgan Stanley ha raccomandato di vendere obbligazioni senior dell’istituto, secondo indiscrezioni raccolte da Bloomberg. La banca tedesca ha un’esposizione significativa al mercato immobiliare commerciale statunitense, che ha lasciato nervosi gli investitori da quando la New York Community Bancorp ha riportato una perdita a sorpresa e ha tagliato il dividendo la scorsa settimana.
Da questo aavvertimento, le obbligazioni di Deutsche Pfandbriefbank con scadenza nel 2027 sono crollate di oltre 5 centesimi e ora sono quotate intorno a 97, secondo i dati CBBT compilati da Bloomberg. Nel frattempo, le obbligazioni AT1 della banca sono scivolate di 14 centesimi a 37 tra martedì e mercoledì.
Le preoccupazioni sulla banca tedesca hanno contagiato anche altri istituti di credito con esposizione al settore immobiliare commerciale. Le obbligazioni della Aareal Bank AG hanno perso circa 11 punti negli ultimi due giorni e ora vengono quotate a 75 centesimi di euro. A novembre, è stato riferito che il valore dei prestiti in sofferenza statunitensi era più che quadruplicato rispetto all’anno precedente.
Bafin, l’autorità di regolamentazione bancaria dell Germania, ha affermato che sta monitorando le turbolenze immobiliari.
La banca centrale tedesca ha messo in guardia lo scorso anno sui rischi legati agli immobili commerciali, affermando che potrebbero esserci “aggiustamenti significativi” in grado di spingere verso maggiori default e perdite su crediti.
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Perché le banche europee sono a rischio
Dagli Usa all’Europa, l’allarme immobiliare è grave
Le banche stanno accumulando accantonamenti crescenti per affrontare i prestiti ai proprietari di immobili e agli sviluppatori, mentre questi debiti diventano sempre più “tossici” con l’aumento dei tassi di interesse che ha eroso il valore degli edifici in tutto il mondo.
Per gli uffici negli Stati Uniti, dove il ritorno al lavoro dopo la pandemia è stato più lento e meno sostanziale, la distruzione di valore degli immobili è stata particolarmente grave. E i suoi effetti potrebbero non essersi ancora palesati del tutto. Gli analisti di Green Street hanno affermato che quest’anno potrebbe essere necessaria un’ulteriore svalutazione fino al 15%.
Il calo delle obbligazioni degli istituti di credito tedeschi è stato l’ultimo di una serie di segnali di allarme. La New York Community Bancorp è stata ridotta a spazzatura dal Moody’s Investors Service dopo aver segnalato problemi immobiliari, mentre la giapponese Aozora Bank ha registrato la sua prima perdita in 15 anni a causa degli accantonamenti sui prestiti concessi alle proprietà commerciali statunitensi.
Nei risultati della scorsa settimana, Deutsche Bank ha registrato accantonamenti per perdite nel settore immobiliare commerciale negli Stati Uniti che erano più di quattro volte superiori rispetto all’anno precedente. Ha avvertito che il rifinanziamento rappresenta il rischio maggiore per il settore in difficoltà.
Paul van der Westhuizen, stratega del credito di Rabobank ha dichiarato su Blooomberg che il vero problema esiste non tanto per le banche più grandi statunitensi ed europee, ma per quelle tedesche più piccole focalizzate sul settore immobiliare. “In questo momento, però, per loro è più una questione di redditività che di solvibilità. Hanno capitale sufficiente e sono meno esposte alla minaccia di corse ai depositi rispetto ad alcune banche”.
Se le perdite del settore immobiliare commerciale Usa si diffondessero in Europa attraverso le banche tedesche più piccole, ciò avrebbe un’eco della crisi finanziaria globale del 2008. Allora furono le banche regionali a finire nei guai, quando la loro esposizione ai mutui subprime negli Stati Uniti portò a svalutazioni per miliardi di euro.
“Siamo consapevoli che potrebbero esserci ulteriori sofferenze in arrivo nel settore immobiliare commerciale”, ha affermato Raphael Thuin, responsabile delle strategie dei mercati dei capitali presso Tikehau Capital.
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