La Fed invia un messaggio ai mercati, i tassi non si tagliano (per ora)

Violetta Silvestri

17/04/2024

Mercati appesi al filo della politica monetaria Fed, sempre più incerta: cosa ha detto Powell e perché i tassi Usa non si tagliano, per ora?

La Fed invia un messaggio ai mercati, i tassi non si tagliano (per ora)

Powell ha lanciato un messaggio chiaro ai mercati: non è ancora arrivato il tempo di tagliare i tassi e l’inflazione non sta scendendo al ritmo giusto per allentare la politica monetaria.

I titoli azionari asiatici hanno avuto un andamento contrastato dopo che il più potente banchiere centrale del mondo ha assunto un tono più aggressivo e realistico, spingendo i rendimenti dei titoli del Tesoro ai nuovi massimi di cinque mesi e il dollaro in vetta rispetto alle altre valute.

Che la Fed non fosse più in procinto di ridurre il costo del denaro era ormai già scontato da settimane nei mercati mondiali. A questo punto, sia la Bce che la BoE dovrebbero agire prima della banca centrale americana, con potenziali conseguenze su vari asset e sul rapporto tra le valute. I trader hanno già ridotto l’entità dell’allentamento previsto quest’anno a meno di 2 tagli dei tassi, un cambiamento epocale rispetto ai circa 6 previsti all’inizio dell’anno. La prima riduzione del costo del denaro è ancora stimata per settembre, anche se la fiducia sta scemando tra i mercati.

Mercati in balia della Fed: cosa ha detto Powell e cosa aspettarsi?

Le azioni asiatiche hanno registrato diversi andamenti, con le perdite in Giappone compensate dai guadagni nella Cina continentale. I titoli cinesi sono rimbalzati mentre l’autorità di regolamentazione dei ha cercato di dissipare le preoccupazioni sulle nuove regole di borsa in seguito alla disfatta delle azioni a bassa capitalizzazione.

I rendimenti dei titoli del Tesoro sono stati scambiati in un intervallo ristretto dopo essere saliti ai nuovi massimi del 2024 martedì, quando il capo della Fed Jerome Powell ha affermato che probabilmente ci vorrà più tempo per avere fiducia che l’inflazione si stia dirigendo verso l’obiettivo della banca centrale. Le osservazioni rappresentano un cambiamento nel suo messaggio dopo che una misura chiave dell’inflazione ha superato le previsioni per il terzo mese.

Proprio le parole del governatore restano al centro della scena finanziaria mondiale. Per la sesta sessione consecutiva, la coppia EUR/USD ha continuato a subire pressioni al ribasso, scivolando a livelli vicini a 1,0600 e segnando nuovi minimi per il 2024 in un contesto di continua forza del dollaro statunitense.

La divergenza tra Bce e Fed nelle scelte di politica monetaria si fa sempre più certa. Jerome Powell ha affermato infatti che i recenti dati sull’inflazione, con tre mesi di sorprese al rialzo, non hanno dato ai politici abbastanza fiducia per allentare presto la politica. Ha osservato che la banca centrale potrebbe dover mantenere i tassi più alti più a lungo di quanto si pensasse in precedenza.

Dopo aver iniziato l’anno prevedendo fino a sei tagli dei tassi nel 2024, ovvero un allentamento di 1,5 punti percentuali, i trader ora dubitano che ci sarà anche solo mezzo punto di riduzione. Le aspettative implicite nel mercato per i tagli dei tassi della Fed – che sono crollate nelle ultime due settimane – sono diminuite ulteriormente dopo il commento di Powell sull’inflazione.

Martedì, il vicepresidente della Fed Philip Jefferson ha dichiarato di aspettarsi che l’inflazione continuerà a moderarsi con i tassi di interesse al livello attuale, ma le persistenti pressioni sui prezzi giustificherebbero il mantenimento di oneri finanziari elevati più a lungo. Il presidente della Fed di Richmond, Thomas Barkin, ha affermato che alcuni dati recenti, compreso l’indice dei prezzi al consumo, non “sono stati di supporto” a un atterraggio morbido.

“Il presidente Powell ha ceduto. In effetti è sorprendente che non abbiamo avuto una reazione più grande nei mercati. Ma pensiamo che questa stia arrivando...e che alla fine vedrà il decennale tornare nell’area del 5%, ha affermato Benjamin Schroeder, esperto stratega dei tassi presso ING.

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