La Germania non ha più fiducia nella ripresa? L’allarme in questo dato

Violetta Silvestri

26 Gennaio 2024 - 09:15

In Germania i dati continuano a prospettare un anno cupo: la fiducia nella ripresa vacilla tra le aziende e l’allarme su una crisi ancora lunga diventa più forte. Recessione a un passo?

La Germania non ha più fiducia nella ripresa? L’allarme in questo dato

La Germania sull’orlo della recessione nel 2023, ha iniziato il nuovo anno nel peggiore dei modi.

I dati macro in uscita, infatti, continuano a confermare un sentiment negativo e uno scenario poco ottimista su una potenziale svolta economica attesa per il 2024. Le aspettative delle imprese tedesche, ultimo market mover pubblicato, sono peggiorate per il secondo mese consecutivo e hanno così spiazzando gli analisti che stimavano una migliore performance.

L’inizio del 2024, già difficile per la più grande economia europea, si fa ancora più cupo. Tra disordini sociali, debolezza governativa, stallo produttivo e tensioni geopolitiche, la Germania preoccupa per una crisi sempre più difficile da superare.

In Germania cresce il pessimismo. La fiducia nella ripresa, per ora, non c’è

L’indicatore delle aspettative delle aziende tedesche secondo l’istituto Ifo è sceso a 83,5 a gennaio da un 84,2 rivisto del mese precedente. Gli analisti si aspettavano un leggero rialzo. Anche l’indice delle condizioni attuali è diminuito.

Questi ultimi numeri confermano il clima di pessimismo che circonda la locomotiva d’Europa, oggi diventata il “malato” del vecchio continente. Dopo la contrazione dell’economia tra ottobre e dicembre, questi risultati sulle aspettative rendono “molto probabile ora” una prima recessione dopo la pandemia, ha affermato il presidente dell’Ifo Clemens Fuest a Bloomberg.

Pur sfuggendo per un soffio a questo destino lo scorso anno, la Germania continua a soffrire per la debolezza della domanda globale e per le conseguenze della crisi energetica. Una ripresa della spesa al consumo potrebbe risollevare la sua economia, ma ciò non si è ancora materializzato e i dati sull’attività del settore privato di ieri hanno dipinto un quadro cupo.

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“È sconcertante che i consumatori non sembrano spendere, anche se i loro redditi sono in aumento”, ha commentato Fuest. “Forse questo accadrà più avanti nel corso dell’anno, ma potrebbe anche succedere che se consumatori avvertono una crescente incertezza sulla loro situazione economica, frenino la spesa e risparmino di più”.

Gli accordi salariali negoziati nei prossimi mesi potrebbero aiutare a determinare la forza della ripresa della spesa privata. L’IG Metall, il più grande sindacato tedesco, ha dichiarato giovedì che entrerà in un ciclo di trattative per l’industria metalmeccanica ed elettrica nella seconda metà del’anno.

La Bundesbank prevede un ritorno alla crescita nel 2024 in Germania, anche se solo dello 0,4%. Le prospettive rimangono fosche, sicuramente per il primo trimestre secondo l’Ifo. Poi, con il taglio dei tassi Bce e un aumento dei salari, lo scenario potrebbe cambiare per la nazione tedesca.

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