La Russia minaccia di produrre nuove armi nucleari e punta l’Europa

Maria Paola Pizzonia

31 Luglio 2024 - 07:44

La Russia ha lanciato una minaccia impossibile da ignorare: la produzione di nuove armi Nucleari. Putin punta all’Europa, fa sul serio o è propaganda?

La Russia minaccia di produrre nuove armi nucleari e punta l’Europa

La tensione geopolitica tra Russia e Stati Uniti ha raggiunto un nuovo picco, evocando ricordi della Guerra Fredda. La recente minaccia della Russia è piuttosto chiara: intende riprendere la produzione di armi nucleari in risposta al possibile dispiegamento di missili americani in Europa. Questa dichiarazione ha scosso le fondamenta della sicurezza globale. Si tratta di una situazione complessa e delicata. Vediamo cosa sta succedendo.

Mosca lancia una minaccia da non sottovalutare

Il governo russo ha lanciato un severo avvertimento agli Stati Uniti. Se Washington dispiegherà nuovi missili in Europa? Allora Mosca non esiterà a riavviare la produzione di armi nucleari:

Se gli Stati Uniti attueranno questi piani, ci considereremo liberati dalla moratoria unilaterale precedentemente adottata sul dispiegamento di capacità di attacco a medio e corto raggio.

ha dichiarato Vladimir Putin. Questo perché la Russia considera la presenza militare americana vicino ai propri confini come una provocazione diretta, la cui risposta sembra non farsi attendere. Il Cremlino ha chiarito che qualsiasi movimento di questo tipo sarà d’ora in poi visto come una grave minaccia alla sicurezza nazionale. Ciò significa che risponderà con azioni concrete per proteggere i propri interessi. Secondo Putin lo sviluppo di diversi sistemi di questo tipo è inoltre nella fase finale:

Prenderemo contromisure per dispiegarli, tenendo conto delle azioni degli Stati Uniti e dei suoi satelliti in Europa e in altre regioni del mondo

avverte.

Gli accordi tra USA e Mosca sono stati traditi da Washington?

Ma come sono fatte le armi nucleari che la Russia possiede e che, al momento, minaccia di usare? Sembra si tratti di un armamento con una gittata che va dai 500 ai 5.500 km. Questo tipo di equipaggiamento era incluso nel Trattato sulle forze nucleari a raggio intermedio (FNI) tra Washington e Mosca. Tale trattato fu firmato ai tempi dell’Unione Sovietica. Le due parti si sono poi ritirate da questo trattato nel 2019, con accuse reciproche di non aver rispettato le disposizioni.

Mosca non avrebbe ripreso la produzione di questo tipo di missili se Washington non li avesse schierati all’estero, sostiene. Ma poi USA e la Germania hanno annunciato che avrebbero cominciato il dispiegamento puntuale di missili statunitensi in Germania nel 2026, compresi i missili SM-6, i missili Tomahawk e le armi ipersoniche in fase di sviluppo. La dichiarazione congiunta risale all’inizio di questo Luglio.

Importanti punti russi dell’amministrazione statale e dell’esercito saranno nel raggio d’azione di questi missili [...]. Il tempo di volo di questi missili verso i nostri territori, che potrebbero essere dotati di testate nucleari, sarà di circa 10 minuti.

sono state le parole del Presidente Putin. Egli aveva già avvertito qualche settimana prima che un dispiegamento di missili statunitensi nel continente non sarebbe passato inosservato. La minaccia è chiara: le capitali europee sarebbero diventate obiettivi legittimi per la Russia, in quel caso.

Non solo bombe: la Russia vanta anche una flotta piuttosto potente

Nonostante le sfide economiche e le sanzioni occidentali, la Russia è riuscita a ricostituire una parte significativa delle sue forze armate. Ciò è stato possibile grazie all’aumento del budget per la difesa, che nel 2024 è stimato tra i 130 e i 140 miliardi di dollari (circa il 6% del PIL nazionale)​.

Durante il suo discorso a San Pietroburgo Putin era con Andrei Belousov (nuovo ministro della Difesa) e da Alexander Moiseev (comandante in capo della Marina). La Giornata della Marina è molto importante in Russia: fu celebrata in onore di una vittoria di Pietro il Grande e viene festeggiata da tre secoli. Il Presidente si è congratulato con i membri della Marina e con tutti i cittadini russi per l’anniversario:

Oggi voglio sottolineare in modo particolare che molti equipaggi navali combattono valorosamente (...) nell’area dell’operazione militare speciale (Ucraina). Celebriamo sempre questa festa in modo solenne, con rispetto e amore per la nostra famosa flotta, con orgoglio per il nostro Paese, una potenza marittima.

ha detto agli oltre 2.500 militari che hanno preso parte alla parata sul Neva, parlando da una piattaforma installata su una delle passerelle del fiume.

Una situazione che ricorda la Guerra Fredda

Questa situazione ricorda gli eventi della Guerra Fredda legati al dispiegamento dei missili a medio raggio americani Pershing in Europa.

Aggiunge Putin. Questa non è infatti la prima volta che la Russia e gli Stati Uniti si trovano su posizioni opposte riguardo al dispiegamento di armi in Europa. Proprio durante la Guerra Fredda episodi simili hanno portato il mondo sull’orlo di un conflitto nucleare. Stiamo parlando della crisi dei missili di Cuba del 1962. La storia ci insegna quindi come le tensioni nucleari possano rapidamente degenerare in una crisi globale. Oggi, anche se il contesto è diverso, le dinamiche di base rimangono sorprendentemente simili: la percezione di una minaccia esistenziale e la necessità di mantenere un equilibrio strategico.

Sebbene il paese stia affrontando significative difficoltà economiche e tecniche dovute alla guerra ancora in corso, la minaccia di riprendere la produzione di armi nucleari è affatto da non ignorare. Le mosse strategiche che Putin sta pianificando al livello internazionale sono solo minacce o evidenziano la volontà della Russia di mantenere e rafforzare il proprio ruolo di grande potenza militare? Resta da vedere come si evolveranno queste dinamiche.

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