Per rispondere alle digital taxes europee, Trump ha rispolverato una disposizione mai utilizzata del codice tributario statunitense.
La fiscalità internazionale raramente cattura l’attenzione del grande pubblico, ma nel 2025 il dibattito sulle tasse digitali potrebbe trasformarsi in un conflitto di vasta portata tra Stati Uniti ed Europa.
Donald Trump, tornato alla Casa Bianca, sembra deciso a usare il sistema fiscale americano come arma di pressione contro paesi come Francia e Regno Unito, colpevoli di applicare imposte speciali ai colossi tecnologici americani.
Nel suo primo mese di mandato, Trump ha chiarito la sua opposizione all’accordo fiscale globale del 2021, promosso dall’OCSE e dal suo predecessore Joe Biden. Definendolo una «resa fiscale globale», il presidente ha incaricato il nuovo Segretario del Tesoro, Scott Bessent, di esaminare eventuali tasse discriminatorie imposte da altri governi contro le imprese statunitensi. L’obiettivo è evidente: proteggere le aziende americane da misure che potrebbero ridurre il loro vantaggio competitivo. [...]
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