Lavorare nel fintech: quali sono le competenze più importanti

Niccolò Ellena

17 Maggio 2023 - 10:00

Il fintech è un settore in rapida crescita, motivo per cui sono molte le persone che vorrebbero lavorarci. Non tutte, tuttavia, posseggono le giuste competenze per farlo. Ma quali sono? Vediamo.

Lavorare nel fintech: quali sono le competenze più importanti

Il fintech, ossia il settore che unisce innovazione tecnologica e finanza, è uno dei più dinamici tra quelli emersi negli ultimi anni. Le persone impiegate in questo ambito si trovano a lavorare in ambienti giovani, stimolanti e spesso con ottimi salari.

Lavorare nel fintech però è tutt’altro che semplice: oltre ad essere necessaria un’ottima formazione accademica (magari in ambito STEM), sono necessarie anche molte competenze (o skill, in inglese) che sono complesse da imparare, specialmente perché raramente vengono insegnate all’università.

Queste competenze possono essere divise in hard skill e soft skill. Le prime hanno un carattere più pratico e spesso riguardano la capacità di usare in maniera efficiente un software o un linguaggio di programmazione. Le seconde, invece, sono delle competenze trasversali che hanno a che fare con dei tratti specifici della personalità.

Quali sono le hard skill più importanti per lavorare nel fintech

Per lavorare nel fintech è fondamentale possedere alcune hard skill specifiche. Vediamo quali sono.

  • Python: la capacità di scrivere codice in Phyton rappresenta senza dubbio una delle competenze più richieste per lavorare nel settore fintech. In un periodo in cui c’è grande carenza di programmatori informatici, trovare quelli che sanno addirittura scrivere utilizzando Phyton è ancora più complesso.
  • Java: così come per Phyton, Java è senza dubbio uno dei linguaggi di programmazione più richiesti. Se volete lavorare nel fintech, possedere la capacità di scrivere utilizzando questo linguaggio può rappresentare un asset decisamente di valore agli occhi di un’azienda fintech.
  • Excel: tanto temuto dagli studenti quanto utile per le aziende, Excel rappresenta l’hard skill per eccellenza. Nessun professionista (o quasi) può ambire a lavorare nel fintech senza conoscere la funzione dei fogli elettronici di calcolo di Excel. Grazie ad essi è possibile monitorare, organizzare e interpretare dati relativi a tutti gli aspetti aziendali.
  • Seo: acronimo che indica la Search engine optimization (Seo), è quella branca del digital marketing che si occupa di posizionare al meglio le pagine web nei risultati organici dei motori di ricerca. In un settore dove sempre più attori cercano di farsi spazio come il fintech, avere all’interno della propria azienda dei professionisti che si occupino di questo aspetto è sempre di più di importanza fondamentale.
  • Power Point: utile soprattutto per coloro che sono alla ricerca di fondi per la propria startup fintech (e non solo), Power Point è un software molto importante poiché permette di preparare presentazioni efficaci in grado di attirare la curiosità e l’interesse di possibili investitori, così da convincerli a investire nei propri progetti.

Oggigiorno, fortunatamente, per Excel come per tutte le altre competenze sono disponibili online molti corsi di formazione per apprendere le basi dell’utilizzo, tuttavia è poi fondamentale fare molta pratica.

Quali sono le soft skill più importanti per lavorare nel fintech

Lavorare nel fintech non significa soltanto preparare presentazioni e scrivere linee di codice di programmazione, ma anche molto altro. Per essere efficienti e apprezzati in questo settore è necessario possedere (o sviluppare, in alternativa) anche una serie di capacità personali e trasversali, anche chiamate soft skill. Le più importanti sono:

  • Capacità di lavorare in gruppo: mai come in un settore che cambia così rapidamente è fondamentale avere la capacità di lavorare insieme ad altre persone. Saper ascoltare le opinioni altrui, non provare a prevaricarle e cercare di tirare fuori il meglio dagli altri è senz’altro fondamentale per lavorare nel fintech.
  • Attenzione ai dettagli: in un settore dove spesso si a che fare con le banche e quindi, per estensione, coi soldi, è necessario avere una grandissima attenzione verso ciò che si fa, poiché un errore può costare molto caro all’azienda e di conseguenza alla propria carriera. Il miglior modo per sviluppare questa soft skill è quella di lavorare sulla propria pazienza e sulla capacità di cercare possibili errori anche dove non si sospetterebbe mai.
  • Problem solving: lavorare in un settore complesso come quello fintech, all’interno del quale possono emergere spesso e rapidamente delle complessità, avere la capacità di analizzare le varie problematiche e in maniera lucida e trovare una o più soluzioni è senza dubbio una competenza fondamentale.
  • Pensiero critico: spesso incompreso, in realtà il pensiero critico è fondamentale per lavorare in settori con una forte componente innovativa come il fintech. Grazie al pensiero critico è possibile mettere in dubbio tutto ciò che si crede di sapere, in modo di avere la possibilità di scoprire nuove soluzioni alternative e magari più efficienti per l’azienda. Certo, imparare ad avere pensiero critico non è semplice, poiché l’unico modo per riuscirci è dubitare continuamente delle proprie consapevolezze, tuttavia un ottimo modo per riuscirci è fare pratica gradualmente.
  • Gestione del tempo: la gestione del tempo efficace è fondamentale nel fintech come in tutti i settori innovativi che evolvono velocemente. Stare al passo con l’innovazione è molto difficile, è perciò che è necessario apprendere come gestire in maniera sapiente il proprio tempo. Impararlo non è facile ma nemmeno impossibile. Per riuscirci, un’ottima soluzione è iniziare a darsi dei compiti con delle scadenze sempre più stringenti. In questo modo si imparerà non soltanto a lavorare sotto pressione (molto importante), ma anche a portare a termine i propri compiti nei tempi prestabiliti.

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