Il lavoro straordinario è retribuito con un compenso orario maggiorato. Un ricorso massiccio allo straordinario può avere effetti non trascurabili sul bilancio di esercizio. Ecco come risparmiare
La normativa italiana, rappresentata dal Decreto legislativo 8 aprile 2003 numero 66, definisce il lavoro straordinario come l’attività resa oltre l’orario normale di lavoro, quantificato in 40 ore settimanali.
In ragione del disagio sofferto dal dipendente, chiamato a rendere prestazioni per un numero di ore superiore quello definito nel contratto o nelle intese successivamente intercorse, la contrattazione collettiva riconosce un trattamento economico specifico per il lavoro straordinario.
Nello specifico, gli accordi collettivi impongono al datore di lavoro di retribuire lo straordinario in busta paga riconoscendo il compenso orario (da moltiplicare per le ore di lavoro) maggiorato secondo percentuali diverse a seconda del tipo di Ccnl applicato, della quantità di ore straordinarie e / o della loro collocazione oraria. [...]
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