Questi settori potrebbero rappresentare delle opportunità dopo le elezioni legislative francesi.
Oggi si svolge il primo turno delle elezioni legislative francesi, con i ballottaggi previsti per domenica 7 luglio. Questa tornata elettorale, voluta dal Presidente Macron dopo la sonora batosta elettorale delle elezioni europee per andare all-in (‘o con me, o con gli estremisti’) rivoluzionerà probabilmente l’Assemblée Nationale francese.
Il Rassemblement national di Marine Le Pen e Jordan Bardella viene stimato al 36% dei consensi, un vantaggio significativo verso la coalizione di centro-sinistra sondata appena sotto il 30%, seguirebbe – solo al 19% - il partito di Macron. Una percentuale che dovrebbe portarle circa 250-260 seggi, non troppo distante dalla maggioranza assoluta (279 deputati).
Ora, se è vero che la democrazia francese è retta da un sistema semi-presidenziale e che quindi non solo Macron rimarrà presidente per altri tre anni, fino al 2027. Va anche ricordato che l’attuale sistema costituzionale francese venne, senza usare mezze misure, cucito su misura per l’allora Generale e poi Presidente De Gaulle, garantendo alla figura presidenziale enormi poteri, tra cui forme di diritto di veto. Ciò significa che anche con una maggioranza parlamentare che possa esprimere un governo, il partito di Le Pen difficilmente potrà governare realmente il paese. [...]
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