Lo spray al peperoncino viene spesso consigliato come strumento di difesa dalle aggressioni, ma non è sempre lecito usarlo. Ecco quando è legale e a cosa fare attenzione.
Lo spray al peperoncino può essere un valido strumento di autodifesa, perché consente di distrarre l’aggressore, colpito dalla sostanza urticante, per fuggire o chiedere aiuto. La piccola confezione consente inoltre di portarlo sempre con sé per tutelare la propria incolumità e difendersi in maniera rapida. Al giorno d’oggi gli spray anti-aggressione possono essere acquistati con estrema facilità, anche semplicemente online, ma ciò non significa che l’acquisto e l’uso siano del tutto liberi e incontrollati.
Lo spray al peperoncino viene concepito in modo specifico come strumento da difesa e non deve tramutarsi in uno strumento per offendere o aggredire, né per conformazione del prodotto né per utilizzo dello stesso. Ci sono dunque alcune regole da seguire, poiché non è sempre legale usare lo spray al peperoncino. Vediamo nel dettaglio cosa prevede la legge.
Quando lo spray al peperoncino è legale
Non è possibile acquistare o vendere qualsiasi prodotto con sostanze urticanti a scopo di autodifesa. Lo spray al peperoncino idoneo a questo scopo viene infatti regolamentato severamente dal Decreto Ministeriale n. 103/2011, che ne fissa anche le caratteristiche fondamentali:
- miscela non superiore a 20 ml;
- percentuale di oleoresin capsicum disciolto entro il 10%;
- concentrazione massima di capsaicina e capsaicinoidi totali pari al 2,5%;
- assenza di sostanze infiammabili, tossiche, corrosive, cancerogene e di aggressivi chimici;
- vendita in confezione sigillata;
- presenza di un sistema di sicurezza per prevenire l’attivazione involontaria;
- gittata dello spray non superiore a 3 metri.
Lo spray al peperoncino è legale soltanto quando rispetta tutte queste caratteristiche, che come previsto dallo stesso Decreto citato devono essere indicate chiaramente nell’etichetta del prodotto. Bisogna quindi controllare minuziosamente le caratteristiche dello spray prima di acquistarlo, magari rivolgendosi a venditori affidabili come le farmacie e le armerie.
La vendita dello spray conforme ai requisiti è comunque consentita soltanto ai cittadini che hanno compiuto almeno 16 anni, ulteriore indicazione che deve essere esplicitata nell’etichetta informativa.
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Quando lo spray al peperoncino non è legale
Lo spray al peperoncino che non rispetta contemporaneamente tutti i requisiti previsti dalla legge non è legale, ma non si deve pensare che la responsabilità sia soltanto del venditore. Lo spray non conforme può infatti venire considerato come un’arma propria, in particolare quando ha una percentuale di sostanze urticanti superiori alla norma o comunque determinate caratteristiche offensive. In questa ipotesi, si integra il reato di porto abusivo d’armi, punito dall’articolo 699 del Codice penale con l’arresto fino a 18 mesi (nella migliore delle ipotesi).
Acquistare uno spray anti-aggressione legale non è tutto, bisogna utilizzarlo con intelligenza. Innanzitutto, bisogna ricordare che non è lecito usare lo spray al peperoncino per aggredire, minacciare o compiere in ogni caso violenze o illeciti. In questi casi si commette un reato e l’uso della sostanza urticante può inoltre comportare un’aggravante in caso di condanna.
Quando lo spray al peperoncino viene invece impiegato per autodifesa, proprio come dovrebbe essere, resta fondamentale ricordare i principi della legittima difesa. L’utilizzo dello spray deve essere indispensabile per difendersi da una minaccia attuale alla propria incolumità o quella altrui e in ogni caso proporzionato rispetto all’offesa. Queste circostanze devono essere valutate di volta in volta, comunque tenendo conto del particolare stato emotivo della vittima e anche della presunzione di non offensività che opera sullo spray a norma di legge.
Nonostante ciò, è importante ricorrervi soltanto quando strettamente necessario, per esempio per divincolarsi da un’aggressione. Si ricorda che è vietato agire sia in via preventiva, ossia prima che la minaccia si sia palesata, che posteriore alla stessa. Non è inoltre possibile invocare la legittima difesa quando il pericolo è stato provocato volontariamente, dal punto di vista giuridico.
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