Il titolo Leonardo (LDO) crolla a seguito della condivisione dei dati finanziari del primo trimestre dell’anno. Cosa aspettarsi adesso dalle azioni?
I dati intraday e in tempo reale del Grafico LDOF sono tratti dalle quotazioni di prodotti OTC.
Leonardo S.p.A., società italiana che si occupa di difesa, sicurezza e aerospazio, ha registrato un calo rispetto ai massimi del 2023 di circa il 10% a seguito della condivisione di risultati finanziari per il primo trimestre dell’anno.
Leonardo: cosa spinge il prezzo del titolo in basso?
La società ha riportato un utile netto in calo, leggermente inferiore rispetto alle attese. La guidance per l’anno in corso è stata confermata, dando sollievo agli investitori intimoriti dalla condivisione di risultati inferiori alle aspettative.
Dopo la recente corsa dei Paesi europei all’allargamento delle spese militari, i volumi di acquisto sui titoli appartenenti al settore della difesa erano aumentati sensibilmente. È quindi probabile che gli acquirenti abbiano scelto di liquidare parte delle proprie posizioni, innescando un ritracciamento dell’intero settore borsistico.
Inoltre, il 9 maggio l’assemblea di Leonardo ha votato il nuovo consiglio di amministrazione, il quale ha visto l’inserimento di Roberto Cingolani, ministro della Transizione Ecologica al tempo del governo Draghi, e Stefano Pontecorvo, ex ambasciatore della Nato in Afghanistan.
Leonardo: strategie operative con i Turbo Certificates di UniCredit
Leonardo ha mantenuto un andamento complessivamente lineare rispetto al settore di appartenenza, non evidenziando particolari anomalie borsistiche. Il trend di crescita del titolo, iniziato a novembre 2022, si è interrotto ad aprile 2023, mese in cui il titolo è ritracciato oltre il 10% rispetto ai massimi di periodo. Il prezzo non è riuscito a superare il numerario dei €12, rispettando la resistenza di lungo termine degli €11,87. Il ritracciamento è arrivato in un momento di estrema estensione grafica, come dimostrato dall’RSI a 14 periodi analizzato su timeframe settimanale: l’indicatore aveva raggiunto la zona d’ipercomprato al momento dell’inversione, creando un livello tecnica particolarmente interessante per contabilizzare i propri profitti.
Le prospettive per il settore restano interessanti, specie in l’Asia. Per tale ragione, alcuni investitori guardano con molto interesse il numerario dei €10, soglia psicologica in cui la domanda potrebbe resistere alla spinta proveniente dall’offerta.
![LDO, 1W](IMG/png/bNIIEBUG7moePf5nb7wgZtjBUT4aFXFHySGZjvTo.png)
Per il titolo Leonardo potrebbe aver senso utilizzare un certificato Turbo Open End di Unicredit con ISIN DE000HV4HUL7. Il certificato ha come sottostante Leonardo S.p.A. e presenta una barriera distante attualmente il 48,24%.
Ricordiamo che tale barriera corrisponde a un vero e proprio stop loss, intrinseco nel prodotto, toccato il quale si genera automaticamente la chiusura della posizione.
I certificati Turbo Open End di Unicredit, inoltre, eliminano il problema del limite temporale dall’investimento senza però mantenere la presenza del fastidioso effetto compounding. Sono comunque strumenti finanziari complessi: per le operazioni di trading resta importante settare uno stop loss sulla base delle proprie esigenze e delle giuste regole di money management.
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