Si parla di una lettera di richiamo dell’UE al Belgio sul rischio di violazione delle regole sui conti pubblici. Il primo ministro Charles Michel però smentisce.
Non ci sarebbe solo la legge di bilancio dell’Italia nel mirino della Commissione Europea. Secondo il quotidiano economico belga De Tijd, il Belgio avrebbe ricevuto una lettera di richiamo dall’Unione per il troppo deficit.
A stretto giro però è arrivata la secca replica del primo ministro Charles Michel, che ha affermato come la Commissione Europea non abbia nessun problema con il Belgio, bollando la notizia della lettera come una “fake news”.
Il mistero del richiamo al Belgio
Proprio mentre a Bruxelles è in corso un delicato Consiglio Europeo, dove si sta discutendo soprattutto della Brexit ma anche della stabilità economica dell’Unione, anche il Belgio sarebbe finito al centro di un richiamo da parte della Commissione Europea.
La notizia è stata data dal quotidiano economico De Tijd, che ha parlato di una lettera indirizzata al governo belga dove la Commissione avvertiva del rischio di violazione delle regole sui conti pubblici.
Secondo la fonte vista la consistenza del debito belga, non sarebbero state prese le misure necessarie per ridurre il deficit strutturale: invece di uno sforzo richiesto dello 0,6%, nel 2019 sarà soltanto dello 0,2%.
Secondo il primo ministro belga Charles Michel il tutto sarebbe una “interpretazione bizzarra” da parte del giornale, negando che dalla Commissione Europea sia arrivata una lettera in merito al progetto di budget relativo al 2019.
“Ieri ho avuto un incontro con il presidente della Commissione Europea Juncker su questo argomento - ha affermato Michel - mi ha detto letteralmente: dite alla vostra stampa nazionale che non ci sono problemi con il Belgio”.
Per il primo ministro, ci sarebbe stato soltanto un normale scambio di lettere tra la Commissione Europea e gli Stati membri sulle strategie per le riforme e la situazione di bilancio. “Naturalmente dobbiamo ancora da fare dei progressi - ha concluso Michel - ma abbiamo già compiuto un grande sforzo”.
Non ci sarebbe quindi nessun richiamo ufficiale da parte della Commissione Europea per il primo ministro. Intanto però lo spread del Belgio è in crescita anche se nella giornata di oggi è un fattore che sta accomunando tutti gli Stati dell’Unione.
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