San Marino ritorna al centro dell’attenzione economica internazionale con nuove prospettive innovative e sostenibili.
I recenti lavori dell’Italian Export Forum, evento promosso dalla Segreteria di Stato per l’Industria di San Marino a cui hanno partecipato, tra gli altri, il Segretario di Stato, Fabio Righi con il Presidente dell’Italian Export Forum, Lorenzo Zurino e i lavori del World Protection Forum che ha riunito a San Marino esperti e imprese, con lo scopo di fornire a persone, governi e aziende informazioni strategiche e strumenti innovativi per la loro protezione e sviluppo, ritornano a porre l’attenzione economica internazionale sulle prospettive economiche e l’hub innovativo di San Marino.
Nel corso delle ultime settimane, i cluster d’impresa del Titano, quale insieme di imprese accomunate da somiglianze nella produzione, nella normativa di riferimento ma anche da servizi a loro dedicati, hanno svolto una serie di incontri per rilanciare il modello di rappresentazione dell’economia sammarinese evidenziando le pratiche più efficaci per individuare azioni pubbliche e private di potenziamento della loro competitività. Conoscere il cluster di riferimento e le esigenze più rilevanti delle aziende locali permette di aiutare le imprese a intercettare nuove opportunità per aumentare la crescita e la competitività. La Repubblica di San Marino è una piccola giurisdizione europea con una lunga storia di democrazia e autonomia, al centro di un vasto tessuto di relazioni diplomatiche, economiche e culturali a livello internazionale.
L’Agenzia per lo Sviluppo Economico – Camera di Commercio di San Marino, la società a capitale misto pubblico-privato della Repubblica di San Marino che supporta imprenditori e investitori esteri e assiste le imprese locali nelle loro strategie di internazionalizzazione, sta raccogliendo e promuovendo le infinite opportunità economiche per la crescita delle startup che decidono di investire e sviluppare progetti nella piccola Repubblica. Con circa 5.000 operatori economici, di cui circa 2.900 in forma societaria, e circa 21mila lavoratori dipendenti, i settori che contribuiscono maggiormente alla realizzazione del Prodotto Interno Lordo (2020) sono il manifatturiero (33,5%), i servizi (25,8%), la pubblica amministrazione e i servizi annessi (15,2%) e il commercio (13,3%). In misura minore ma qualificata, contribuiscono anche i settori dei servizi finanziari (4,6%), l’edilizia (4,1%), i trasporti e servizi annessi (2,1%) e il settore alberghiero e ristorativo (1,3%).
La Repubblica di San Marino è al centro di importanti flussi di beni e servizi con il tessuto economico italiano, con tutti i Paesi UE, con molti Paesi extra-Ue nei vari continenti e le importazioni e le esportazioni da e verso San Marino sono regolati dall’Accordo di Cooperazione e Unione Doganale fra la Repubblica di San Marino e l’Unione Europea. Le banche sammarinesi partecipano ai sistemi di pagamento internazionali, disponendo altresì del codice identificativo BIC (Bank Identifier Code) attribuito dalla Swift (Society for Worldwide Interbank Financial Telecommunication), nonché a un sistema di pagamenti nazionale – gestito, regolato e supervisionato dalla BCSM – che consente, tra l’altro, la canalizzazione degli strumenti di pagamento domestici in linea con le regole SEPA e che utilizza lo standard IBAN (International Bank Account Number).
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Un ecosistema innovativo e autorevole che può vantare una elevata qualità dei servizi e una snellezza amministrativa, in particolare per quanto riguarda i tempi necessari al rilascio delle licenze imprenditoriali. L’uso della lingua italiana è ulteriore motivo di attrazione. La «corporate tax» è del 17% e possono essere applicate detassazioni degli utili in caso di reinvestimenti in innovazione tecnologica, risparmi energetici, riduzioni di agenti inquinanti, miglioramento dei processi produttivi esistenti o introduzione di nuove produzioni.
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