Nuova lotteria degli scontrini e obbligo di accettare i pagamenti con carta: ecco le nuove norme anti-evasione

Stefano Rizzuti

13 Aprile 2022 - 21:21

Il governo ha approvato un decreto anti-evasione per anticipare l’obbligo di utilizzare il Pos e accettare pagamenti con carte e bancomat e per rilanciare la lotteria degli scontrini.

Nuova lotteria degli scontrini e obbligo di accettare i pagamenti con carta: ecco le nuove norme anti-evasione

Multe per gli esercenti che non utilizzano il Pos e non accettano i pagamenti con carte e bancomat e novità per incentivare la partecipazione alla lotteria degli scontrini. Il governo ha varato un nuovo piano anti-evasione attraverso un decreto contenente una serie di novità fiscali.

Non c’è solo il rilancio della lotteria degli scontrini, ma anche misure per la Pa e la sanità, passando per il Superbonus 110%. Le norme si inseriscono nel provvedimento sul Pnrr, necessario per raggiungere alcuni obiettivi programmati entro il 30 giugno, approvato nella tarda serata dal Consiglio dei ministri.

Si tratta di un primo intervento contro l’evasione fiscale, un provvedimento parziale e che verrà poi rafforzato in futuro. Anche perché in questo momento la maggioranza e il presidente del Consiglio, Mario Draghi, sono alle prese con lo scontro sulla delega fiscale e con le posizioni di Matteo Salvini e della Lega che spingono per una pace fiscale, invece che per norme anti-evasione.

Il decreto anti-evasione legato al Pnrr

Il decreto parte da un obiettivo: abbassare le tasse cercando di contrastare l’evasione fiscale attraverso la digitalizzazione. Si punta a migliorare le banche dati per trovare le liste dei contribuenti da sollecitare. In totale l’esecutivo deve ridurre del 40% l’evasione entro il 2026 (data della fine del Pnrr), partendo da un meno 5% del 2023 e 15% nel 2024.

Nel provvedimento si introduce anche una stretta sul Superbonus al 110%: l’invio della pratica Enea viene anticipato a monte, come avviene per l’ecobonus. L’obiettivo è quello di poter monitorare meglio tutte le fasi.

Arrivano le multe per chi non accetta pagamenti con Pos

L’obbligo di avere il Pos è in vigore dal 30 giugno 2014 per professionisti ed esercenti pubblici: sono quindi costretti ad accettare i pagamenti con carte e bancomat. L’obbligo, però, non comportava - finora - sanzioni per gli inadempienti.

L’introduzione delle multe era slittata al primo gennaio del 2023, ma ora verrà anticipata al 30 giugno 2022. Si prevede una sanzione amministrativa di 30 euro per ogni volta che non viene concesso di pagare con il Pos: a questa cifra si aggiungerà il 4% della transazione rifiutata.

L’invio dei dati delle carte all’Agenzia delle Entrate

Altra novità per i pagamenti con carte riguarda i gestori delle transazioni elettroniche: dovranno inviare i dati dei pagamenti digitali all’Agenzia delle Entrate. Così facendo si punta a introdurre nuovi criteri per individuare chi evade e non accanirsi contro chi commette un errore in dichiarazione dei redditi.

Già da dicembre, in realtà, esiste per i gestori l’obbligo d’invio tramite PagoPa dell’importo complessivo delle transazioni giornaliere: con il nuovo decreto si punta alla trasmissione di ogni singola operazione.

Come cambia la lotteria degli scontrini

La lotteria degli scontrini ha avuto meno successo del previsto, ma il tentativo ora è quello di incentivarla e aumentare i pagamenti digitali. Si punta a una semplificazione: addio al codice a barre da presentare ogni volta che si effettua un acquisto.

Al suo posto sullo scontrino ci sarà un qr code che il cliente dovrà inquadrare con un’app (forse l’app Io) per scoprire subito se ha vinto. Inoltre si pensa anche di aumentare il numero di estrazioni e vincite, ma con importi più bassi rispetto a quelli attuali.

Si allarga l’obbligo di fatturazione elettronica

Novità anche per l’obbligo di fatturazione elettronica, che viene esteso alle partite Iva in regime forfettario. Parliamo di chi paga il 15% per i redditi fino a 65mila euro, quasi due milioni di persone. Con l’introduzione della fatturazione elettronica si stima che sia stato ridotto il gap Iva di quasi due punti e mezzo percentuali, pari a 3,5 miliardi di euro (di cui 2 proprio per merito della fatturazione).

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