Manovra: deficit al 2%? Tria fiducioso

La manovra cambierà più del previsto, soprattutto per quel che riguarda il rapporto deficit/Pil.

Secondo alcune indiscrezioni di stampa, i membri dell’esecutivo gialloverde starebbero attualmente studiando misure più risolute per venire incontro all’Europa.

Dopo la bocciatura della manovra, arrivata lo scorso 21 novembre, l’Italia ha infatti cercato di limare il proprio deficit. Le soglie ipotizzate del 2,2-2,1% però, non hanno soddisfatto Bruxelles. Da qui l’ok del Consiglio economico e finanziario dell’Unione alla procedura di infrazione proposta dalla Commissione.

Manovra: deficit al 2%?

Secondo le indiscrezioni de Il Messaggero, sia Conte che Tria starebbero cercando di capire in che modo portare il rapporto deficit/Pil al 2% (dal 2,4% inizialmente proposto per il 2019). Una mossa, questa, volta a scongiurare la procedura di infrazione contro l’Italia e le relative sanzioni.

I due esponenti dell’esecutivo gialloverde, sono volati in Argentina per partecipare all’atteso G20 di Buenos Aires. Assieme ai bagagli i due avrebbero portato anche le analisi condotte dagli uffici tecnici sull’impatto di Quota 100 e del reddito di cittadinanza, le due riforme su cui si poggia l’impianto della manovra.

Con i documenti, ancora secondo indiscrezioni, Conte e Tria cercheranno di rassicurare l’Europa, confermando l’intenzione di mantenere il rapporto deficit/Pil non oltre il 2%.

Il Ministro dell’economia si è detto piuttosto fiducioso sulla possibilità di scampare la procedura di infrazione e, parlando di colloqui cordiali con Moscovici ha confermato i continui contatti tra le parti per raggiungere una soluzione condivisa. È ancora troppo presto per dire se il deficit al 2% riuscirà ad accontentare l’Europa e a farle accettare la manovra accantonando l’idea di una procedura.