Chi è Massimo Ranieri e quanto guadagna il cantante partenopeo

Alessandro Cipolla

3 Febbraio 2025 - 13:41

La biografia, i guadagni e il patrimonio di Massimo Ranieri, artista iconico della musica e del teatro italiano che sarà tra i cantanti in gara al Festival di Sanremo 2025.

Chi è Massimo Ranieri e quanto guadagna il cantante partenopeo

Chi è Massimo Ranieri? Una domanda questa che forse si staranno facendo i più giovani dopo che Carlo Conti, il presentatore e direttore artistico del Festival Sanremo 2025, ha reso noto l’elenco dei cantanti in gara alla 75esima edizione della kermesse canora.

Massimo Ranieri infatti già ha vinto il Festival di Sanremo nel 1988 con il brano Perdere l’Amore, uno dei più grandi successi della musica italiana, oltre ad aver venduto in tutto il mondo circa 14 milioni di dischi.

Ma non c’è solo la musica nella lunga carriera di Massimo Ranieri: decine di film, altrettanti programmi televisivi e tanto teatro. Si può dire che stiamo parlando di uno degli artisti più completi di sempre nel panorama dello spettacolo nostrano.

Vediamo allora la biografia di Massimo Ranieri, soffermandoci anche sui guadagni e sul patrimonio accumulato durante la lunga carriera dell’artista napoletano.

La biografia di Massimo Ranieri

Massimo Ranieri è cresciuto nel quartiere Pallonetto a Napoli, in condizioni relativamente umili. Inizia a lavorare da giovanissimo, facendo vari lavori: dal garzone al ragazzo di bottega fino all’intrattenitore di eventi. Già qui si fa notare, vista la grande capacità di intrattenere con canzoni ed esibizioni.

La sua carriera inizia a metà anni ’60. A notarlo è il discografico Gianni Aterrano, che gli fa ottenere il primo contratto diventando la spalla iniziale di Sergio Bruni. Poi, a soli 13 anni parte per gli Stati Uniti con il nome d’arte di “Gianni Rock”.

La svolta arriva nel 1966, quando il pianista Enrico Polito decide di proporgli un contratto discografico con la CGD, che lo fa esordire a soli 15 anni. È in questa occasione che spunta lo pseudonimo Ranieri, a cui poi viene aggiunto Massimo. Nel 1967 vince il Cantagiro nel girone B dedicato alle giovani promesse con «Pietà per chi ti ama». L’anno seguente debutta a 17 anni al Festival di Sanremo con il brano «Da bambino» in coppia con i Giganti. Dopo poco debutta anche al cinema, come attore nel film «La più bella coppia del mondo». Nello stesso anno incide anche «Rose rosse».

Nell’edizione di Canzonissima 1969 Massimo Ranieri partecipa con «Rose rosse», «’O sole mio» e si classifica al terzo posto con «Se bruciasse la città». Negli anni ’70 e ’80 continua sia la produzione musicale che cinematografica, con la partecipazione (anche nel ruolo di protagonista) a numerosi film.

Nel 1988, a 37 anni, Massimo Ranieri si ripresenta a Sanremo con il famosissimo brano «Perdere l’Amore», con cui vince la competizione.

Nel 1992 partecipa di nuovo al Festival di Sanremo, classificandosi al quinto posto con il brano «Ti penso», che sarà inserito nell’omonimo album. Nel 1996 e nel 2002 doppia Quasimodo per i film d’animazione Disney «Il gobbo di Notre Dame» e «Il gobbo di Notre Dame II».

Nel 2006 esce «Canto perché non so nuotare...da 40 anni», il doppio album che festeggia i 40 anni di carriera. In uno sono raccolti i brani che lo hanno reso famoso e nell’altro le più belle canzoni d’autore degli ultimi decenni.

Nel nuovo millennio lo impegna soprattutto il teatro, ma occorre citare anche la sua splendida interpretazione di Pier Paolo Pasolini nel film La Macchinazione di David Greco.

Poi naturalmente la musica, con un nuovo album nel 2022 e la decisione nel 2025 di partecipare ancora una volta al Festival di Sanremo: per lui si tratterà della partecipazione numero otto.

Massimo Ranieri: quanto guadagna e patrimonio

Non ci sono dati e informazioni precise sul patrimonio e sui guadagni di artisti del calibro di Massimo Ranieri. Parlando dei suoi esordi, il cantante napoletano ha detto in un’intervista:

“Un discografico mi notò, mi propose di incidere un disco e mi offrì un anticipo di 200 mila lire. Nessuno in famiglia aveva mai visto una cifra simile.”

In un’intervista rilasciata al Corriere della Sera, Ranieri ha detto:

“Non mi importa di case, macchine…ci sono colleghi che hanno l’aereo privato, figuriamoci. Il mio lusso, la sera, è gustarmi due dita di whisky, con un po’ di ghiaccio perché il sapore è troppo forte“.

Secondo le indiscrezioni sul web, sembra che il cachet per artisti dello spessore di Massimo Ranieri possa arrivare a 60mila euro per concerto.

Per la sua partecipazione al Festival di Sanremo, invece dovrebbe incassare circa 55.000 euro di rimborsi spese, ma anche in questo caso si tratta di cifre non ufficiali.

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