La meditazione funziona davvero?

Claudia Mustillo

11/05/2022

La meditazione è una pratica sempre più comune e diffusa. Ma funziona davvero? Ecco come iniziare a meditare.

La meditazione funziona davvero?

La meditazione è una pratica sempre più diffusa e consigliata, da chi già la pratica, per trovare concentrazione e affrontare con la giusta energia le giornate e il lavoro quotidiano. L’obiettivo della meditazione, infatti, è quello di riuscire a concentrare l’attenzione su di noi, seguendo sensazioni, emozioni, percezioni e pensieri oppure può essere mirata all’ambiente esterno per raggiungere un maggiore livello di calma interiore e consapevolezza.

In generale, quindi, la pratica della meditazione viene utilizzata per raggiungere una maggiore cognizione e padronanza della mente per riuscire ad allenarla e renderla capace di concentrarsi su un solo pensiero. In questo modo, eliminando il rumore di fondo, la mente diventa calma e pacifica.

Con la pratica della meditazione si può ridurre lo stress, l’ansia ma anche paura e rabbia. Sono diverse le ricerche che supportano l’utilizzo della meditazione anche nella gestione del dolore, per esempio per chi affronta percorsi oncologici.

Ma la meditazione funziona davvero? Sì, la meditazione può portare tanti benefici a chi la pratica a partire dall’eliminazione di tensioni fisiche e mentali per arrivare a maggiore creatività e produttività. Ecco tutto quello che devi sapere sulla meditazione.

Meditazione: come iniziare e cosa fare

Se vuoi iniziare la meditazione perché hai visto i benefici che ha portato agli amici oppure a persone che segui sui social, puoi seguire questi semplici passaggi:

  • siediti comodamente, ricorda di fare stretching prima di iniziare la pratica per rilassare collo, schiena e gambe. Poi siediti come preferisci ma ricordando di tenere la schiena ben dritta;
  • trova la postura corretta, il secondo passo prima iniziare la pratica è quello di trovare la giusta postura perché questa influenza la meditazione. Per fare questo prova a dondolare, in avanti e indietro e poi destra sinistra, per trovare il giusto equilibrio;
  • raccogli le mani, durante la meditazione le mani sono raccolte e appoggiate sui piedi, mentre i mignoli sfiorano l’addome;
  • chiudi gli occhi, in modo tale da non avere distrazioni. Poi, quando praticherai da tempo potrai provare a tenere gli occhi aperti;
  • concentrati sul respiro, una volta trovata la posizione inizia a concentrare l’attenzione sul respiro ma senza forzarlo. Senti l’aria che entra ed esce dal tuo corpo e cerca di mantenere l’attenzione fissa sul respiro. Ti accorgerai, presto, che non è così facile e che la mente, se non pulita dal suo rumore, non farà silenzio e non si concentrerà affatto sul respiro. Ogni volta che perdi l’attenzione, senza esitazione e scoraggiamento torna al pensiero del respiro e prova a concentrarti con maggiore intensità;
  • utilizza un mantra, per aumentare la concentrazione puoi utilizzare un mantra, ossia una breve frase da ripetere più e più volte. Prova a sincronizzare mantra e respiro e in questo modo otterrai maggiore concentrazione;
  • trova la durata giusta, non è detto che la meditazione debba avere la stessa durata per tutti. Sebbene il consiglio è quello di svolgere una sessione da venti minuti, prova inizialmente con 5 minuti al giorno, poi 10 e così via fino a quando non troverai il tuo tempo.

Quanto tempo si deve meditare?

Abbiamo già anticipato come la sessione consigliata di meditazione preveda una durata di circa 15-20 minuti e solitamente il momento migliore è al mattino, appena svegli, quando la mente è ancora calma e non è sopraffatta dai doveri e le angosce quotidiane. Questo, inoltre, ti aiuterà a iniziare e affrontare la giornata con la giusta energia e positività.

In alternativa, la sera prima di cena o di andare a dormire è un ottimo momento per la pratica della meditazione perché hai l’opportunità di lasciare tutte le tensioni, fisiche, mentali ed emotive accumulate nella giornata per ritrovare la calma e un rifugio interiore.

Per quanto riguarda la durata della pratica di meditazione, si può iniziare con sessioni di cinque minuti al giorno per poi aumentare a dieci e arrivare a venti, trenta o anche sessanta minuti. Ognuno sceglie il tempo giusto per sé e magari questo può anche variare nel corso dei giorni e delle pratiche.

Quali sono i tipi di meditazione?

Esistono diverse tipologie di meditazione e tra queste troviamo:

  • la meditazione Zen, (Zazen), che affonda le sue radici nel Buddismo cinese. In generale questo tipo di meditazione si pratica da seduti a gambe incrociate su una stuoia o un cuscino per trovare la giusta comodità. Si può praticare in due modi: con la concentrazione sul respiro oppure Shikantaza, ossia concentrandosi nel momento presente osservando tutto ma concentrandosi su niente;
  • la meditazione Vipassana, anche conosciuta come meditazione consapevole, ha aumentato la sua popolarità negli ultimi tempi. Questa tipologia di meditazione inizia con una prima fase di concentrazione sulla respirazione per poi raggiungere la «concentrazione di accesso», ossia la focalizzazione sulla meditazione stessa che permetterà di raggiungere una nuova fase ossia la visione completa sulle sensazioni corporee e su tutto quello che viene richiamato dalla mente;
  • la meditazione Mindfulness, traduzione del termine buddista «sati» ossia consapevolezza. Questa meditazione consiste nel concentrarsi sul momento presente, osservando i pensieri che emergono ma senza giudicarli. È necessario prestare attenzione alle sensazioni, ai pensieri e a tutte le emozioni che si presentano attimo dopo attimo. L’obiettivo è quello di essere completamente consapevoli di quello che sta accadendo in quel momento.

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