Per Lettera43 la Juventus aveva trovato un accordo con ItaAirways per una sponsorizzazione da 41 milioni: a far saltare l’intesa però sarebbe stata Giorgia Meloni per non dare soldi a John Elkann.
Juventus, ItaAirways e Giorgia Meloni. Un triangolo improbabile, ma per il giornale online Lettera43 questi sarebbero i protagonisti di un autentico intrigo che andrebbe a unire calcio, politica e quella che probabilmente è la famiglia più potente d’Italia, quella degli Agnelli.
Procediamo con ordine. Come ben noto il maggiore azionista della Juventus è Exor, la cassaforte di casa Agnelli che da decenni controlla la Vecchia Signora. Nonostante il ritorno in Champions League, al momento i bianconeri non hanno ancora uno sponsor di maglia dopo la fine dell’accordo con Jeep.
Una questione non di poco conto visto che, in un calcio moderno dove aumentare il fatturato è diventato più importante dell’insegnare ai propri ragazzi a stoppare un pallone, lo sponsor di maglia negli ultimi anni ha rappresentato un’importante voce di entrata per la Juventus.
Stando a quanto riportato da Lettera43 in un articolo a firma di Giovanna Pedroni, i bianconeri avevano trovato la soluzione per riempire questo vuoto: un accordo triennale con ItaAirways da 41 milioni, con il simposio che aveva ottenuto la benedizione del Mef (attuale azionista di maggioranza della compagnia aerea) e Lufthansa (i futuri proprietari).
Tutto perfetto? No, visto che per il giornale online a far saltare l’intesa sarebbe stata direttamente Giorgia Meloni, il tutto perché per la premier sarebbe stato inaccettabile “dare i soldi a Elkann, presidente di quella Stellantis accusata di voler ridimensionare la sua produzione italiana”.
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Juventus e ItaAirways: Meloni ha fatto saltare l’accordo per lo sponsor?
I rapporti tra Palazzo Chigi e John Elkann non sarebbero dei migliori e, se confermata, l’indiscrezione riportata da Lettera43 andrebbe a evidenziare un vero e proprio sgarbo di Giorgia Meloni all’imprenditore.
Nel mezzo ci sarebbe finita la Juventus che, a causa del presunto veto da parte di Meloni, avrebbe così visto svanire la bellezza di 41 milioni che sarebbero stati garantiti da ItaAirways per essere il nuovo sponsor di maglia nei prossimi tre anni.
“Nell’ultimo consiglio di amministrazione di ItaAirways prima della pausa estiva - si legge -, il capitolo Juventus era stato inserito nell’ordine del giorno, segno che un accordo di massima tra Torino e la compagnia aerea era stato raggiunto”.
Della trattativa in corso Palazzo Chigi sarebbe restata all’oscuro nonostante il ruolo del Mef, ma quando la voce sarebbe arrivata alle orecchie di Giorgia Meloni per mezzo del sottosegretario Giovanbattista Fazzolari, la premier avrebbe fatto saltare l’accordo.
“Il ragionamento - scrive il giornale - alla base della levata di scudi è stato più o meno questo: ma proprio agli Elkann, che non hanno ancora presentato un piano industriale che salvaguardi la produzione e l’occupazione in Italia, dobbiamo dare 41 milioni?”.
Naturalmente questa ricostruzione sarebbe tutta da dimostrare, ma nell’ambiente della Juventus ci sarebbe disappunto per questa vicenda che sarebbe arrivata dopo che lo scorso anno Enel, altra partecipata pubblica, ha sottoscritto un accordo con il Torino da 1,5 milioni, cifra comunque molto inferiore rispetto a quella che sarebbe dovuta entrare nelle casse bianconere.
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