Mercati oggi: azioni contrastate in Asia in una seduta movimentata dalle novità dalla Turchia, con il crollo della lira. Anche il Giappone va giù pesatemete: che succede?
I mercati oggi si risvegliano misti: le azioni asiatiche scambiano contrastate, con un tonfo del Giappone e le obbligazioni rimbalzano.
Un inaspettato crollo della lira turca, dopo la mossa di Erdogan di cacciare l’attuale governatore della Banca centrale, ha spinto un clima piuttosto incerto e tumultuoso. Potrebbero essere necessari controlli sui capitali per arginare la disfatta, sebbene le ricadute più ampie siano state relativamente contenute per il momento.
Che succede oggi nei mercati?
Mercati oggi: Asia mista, Nikkei giù
In Giappone, il Nikkei 225 è scivolato del 2,07% chiudendo a 29.174,15 mentre l’indice Topix è sceso dell’1,09%. Il Kospi della Corea del Sud ha chiuso in ribasso dello 0,13% a 3.035,46.
Oltre allo scompiglio portato dal crollo della lira turca, le azioni del produttore di chip giapponese Renesas Electronics hanno avuto un tonfo del 4,89%.
L’azienda ha annunciato durante il fine settimana che ci vorrà almeno un mese per riavviare la produzione in una struttura danneggiata da un incendio. Una novità arrivata quando il mondo deve già affrontare una carenza globale di chip.
Le azioni delle case automobilistiche giapponesi sono scivolate alla notizia: Toyota è scesa del 3,26%, Nissan del 3,7% e Honda del 3,63%.
Altrove, i mercati della Cina continentale sono aumentati nel corso della giornata, con il composito di Shanghai in rialzo dell’1,14% a 3.443,44 mentre la componente di Shenzhen ha guadagnato l’1,139% a circa 13.760,97. L’indice Hang Seng di Hong Kong ha perso circa lo 0,2%, nella sua ultima ora di negoziazione.
L’indice più ampio di MSCI di azioni Asia-Pacifico è salito dello 0,2%.
Negli Stati Uniti, i futures su azioni sono stati contrastanti lunedì mattina presto, mentre Wall Street sembrava riprendersi da una settimana perdente.
I contratti futures legati al Dow Jones Industrial Average sono diminuiti di 41 punti. Nel frattempo, quelli per l’S&P 500 sono stati leggermente modificati mentre i futures Nasdaq-100 sono stati scambiati in territorio positivo.
Obbligazioni sempre in focus
I rendimenti dei titoli del Tesoro a 10 anni sono scesi di cinque punti base all’1,68%.
Gli investitori stanno ancora lottando per affrontare il recente aumento negli Stati Uniti dei rendimenti obbligazionari, che hanno lasciato le valutazioni azionarie di alcuni settori, in particolare della tecnologia, a guardare.
Le obbligazioni hanno avuto un’altra oscillazione venerdì quando la Federal Reserve ha deciso di non estendere una concessione di capitale alle banche, il che potrebbe ridurre la loro domanda di titoli del Tesoro.
Il danno è stato limitato, tuttavia, dalla promessa della Fed di lavorare sulle regole per prevenire tensioni nel sistema finanziario.
© RIPRODUZIONE RISERVATA