I mercati asiatici oggi oscillano. Gli scambi sono incerti e risentono di diversi fattori avversi: dalla variante Delta alla stretta normativa cinese fino all’ultimo messaggio da falco della Fed.
Mercati oggi: azioni dell’Asia-Pacifico contrastanti negli scambi di giovedì mattina.
Gli investitori monitorano le azioni quotate di società legate al settore dei videogiochi cinesi, dopo che i media statali hanno nuovamente preso di mira il settore.
Intanto, la diffusione della variante Delta torna a spaventare la Cina e l’Asia tutta, condizionando il sentiment degli investitori.
Infine, un funzionario Fed ha rilanciato un messaggio piuttosto aggressivo sulla necessità - e tempi maturi - per il tapering.
Che succede oggi nei mercati?
112947
Mercati: Asia mista, future Wall Street in rialzo
I mercati asiatici oscillano stamane. Alle ore 8.24 circa il Nikkei avanza dello 0,52% mentre gli indici cinesi Shenzhen e Shanghai vanno giù rispettivamente di 1,09% e 0,59%.
In rosso anche il Kospi della Corea del Sud, Hong Kong e Taiwan.
In Cina, resta alta l’attenzione nei confronti delle mosse governative sui colossi nazionali. Il Securities Times, una pubblicazione sotto il quotidiano ufficiale del Partito Comunista Cinese People’s Daily, ha pubblicato un articolo sostenendo che le società di gioco non dovrebbero avere misure fiscali preferenziali introdotte per incoraggiare lo sviluppo del settore del software domestico. Ha affermato che i giochi dovrebbero condividere le stesse politiche fiscali di altri settori. Un avvertimento prima della stretta?
Intanto, continua l’incertezza Covid. La situazione contagi in Cina potrebbe aver pesato sul sentimento degli investitori a livello regionale.
Le infezioni quotidiane stanno aumentando di nuovo nel Paese mentre la variante Delta si diffonde in tutta la Cina, con le autorità che impongono test di massa e diffuse restrizioni di viaggio in alcune aree.
Anche Corea del Sud e Giappone stanno intensificando le misure.
Le azioni statunitensi hanno chiuso per lo più in ribasso mercoledì, con l’S&P 500 che ha perso lo 0,46% da un massimo record. Il blue-chip Dow è scivolato dello 0,92%, anche se il Nasdaq ha ottenuto piccoli guadagni con gli investitori che attribuiscono maggiore peso ai dati positivi del settore dei servizi rispetto ai dati negativi sull’occupazione.
Intanto, i future USA scambiano al rialzo, dimostrando di non pesare troppo le parole da falco del vicepresidente della Fed Richard Clarida, che ha assunto un tono più aggressivo. In un suo intervento ha affermato di ritenere che le condizioni per aumentare i tassi di interesse potrebbero essere soddisfatte entro la fine del 2022.
Rendimenti T bond e petrolio in focus
Il rendimento del benchmark a 10 anni è salito all’1,199% da una chiusura statunitense dell’1,184%, dopo aver toccato l’1,127%, il livello più basso da febbraio, all’inizio della giornata.
Il dollaro ha acquistato 109,63 yen, rispetto al minimo di 108,71 di mercoledì.
Il biglietto verde più solido a sua volta ha pesato un po’ sull’oro, con il prezzo spot in calo dello 0,1%.
Il greggio USA è salito dello 0,37% a 68,4 dollari al barile, mentre il future Brent è salito a 70,61 dollari al barile, recuperando un po’ di terreno dopo tre giorni consecutivi di ribassi.
Gli analisti della CBA hanno affermato che la caduta di mercoledì è stata il risultato di “un grande aumento delle scorte di petrolio greggio degli Stati Uniti (che) ha cristallizzato l’angoscia concettuale del mercato per il COVID-variante Delta che condiziona la domanda di carburante.”
© RIPRODUZIONE RISERVATA