Mercati, è il giorno della Fed: Asia debole, dollaro e rendimenti in rialzo

Violetta Silvestri

17/03/2021

Mercati oggi deboli in Asia. A rafforzarsi sono dollaro e obbligazioni, in attesa delle parole di Powell dopo la riunione Fed. Che succede nelle Borse?

Mercati, è il giorno della Fed: Asia debole, dollaro e rendimenti in rialzo

I mercati oggi aspettano l’esito della riunione Fed.

Le parole di Powell sono davvero molto attese in questo momento cruciale per l’economia mondiale e, nello specifico, della potenza americana.

L’incontro della Federal Reserve dovrebbe schiarire le idee su quale strategia si vuole intraprendere in vista di un balzo dell’inflazione e di rendimenti obbligazionari in crescita. La politica monetaria USA è già pronta a cambiamenti e restrizioni?

In attesa di novità, i mercati oggi scambiano deboli, con l’Asia in perdita. Che succede nelle Borse?

Mercati oggi: tutti in attesa di Powell

Le azioni asiatiche sono scese oggi, seguendo Wall Street, mentre gli investitori aspettano di vedere se la Fed segnalerà un percorso più rapido verso la normalizzazione della politica rispetto a quanto previsto in precedenza.

L’indice Shanghai Composite ha perso lo 0,3% e l’Hang Seng di Hong Kong è sceso dello 0,3%.

Il Nikkei 225 giapponese è rimasto piatto o leggermente inferiore, mentre il più ampio indice Topix ha contrastato la tendenza al rialzo dello 0,1%.

Le azioni europee sono destinate ad aprire più deboli, con i futures sull’Euro Stoxx 50 pan-regione in calo dello 0,1%. Anche i futures sul FTSE sono scesi nelle prime operazioni.

I titoli coreani si sono ritirati quando Samsung Electronics Co. ha avvertito di essere alle prese con le conseguenze di un grave squilibrio nei semiconduttori a livello globale.

L’S&P 500 durante la notte ha fatto registrare un record e il Nasdaq 100 ad alto contenuto tecnologico ha registrato un modesto aumento.

I rendimenti dei titoli di Stato a 10 anni hanno continuato a consolidarsi intorno all’1,6%, attestandosi all’1,6268% oggi in Asia. Hanno raggiunto l’1,6420% venerdì per la prima volta da febbraio dello scorso anno.

Un indice che valuta il dollaro contro i sei principali concorrenti tenuti ha registrato circa 91,90 dopo il suo ritiro da un massimo di tre mesi di 92,506, toccato la scorsa settimana.

I mercati e la Fed: cosa accadrà?

I mercati globali sono stati colpiti nelle ultime settimane dalla crescita dei Treasury, che hanno visto il rendimento del salire a un massimo di oltre un anno.

Gli investitori obbligazionari scommettono che l’accelerazione delle vaccinazioni e il massiccio stimolo fiscale stimoleranno una crescita e un’inflazione più veloci del previsto nella più grande economia del mondo.

E, in questo contesto, i riflettori si accendono con trepidazione sulla Fed oggi. La banca centrale potrebbe essere costretta a un aggiustamento tecnico delle leve che controllano il suo tasso di riferimento, ma pochi si aspettano che agisca sulla questione nella riunione di oggi, anche se le previsioni di ripresa saranno più rosee.

Gli analisti insistono sull’importanza del tono e delle parole che userà Powell per calmare i mercati:

“Ci aspettiamo che Powell respinga i discorsi di inasprimento delle politiche a causa della grande quantità di debolezza del mercato del lavoro ... i rendimenti obbligazionari e il dollaro americano potrebbero aumentare se la dichiarazione post-riunione non fosse ritenuta abbastanza accomodante.”

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