Mercati in ritirata oggi: la pandemia non offe tregua e la paura dei contagi oscura l’ottimismo del vaccino. E anche la corsa della produzione cinese. Che succede?
I mercati oggi si aprono in flessione, fermati dall’ondata di contagi che non si attenua quanto sperato in diverse parti del mondo.
Stati Uniti ed Europa sono ancora alle prese con numeri crescenti di infezioni, tanto da spingere i Governi a pensare misure restrittive più severe in vista del Natale.
Gli investitori, quindi, sembrano valutare attentamente l’incertezza del coronavirus, attenuando l’ottimismo sui progressi del vaccino, ora in somministrazione anche negli USA.
Debole anche l’Asia, dove i dati sulla produzione cinese in corsa non hanno offerto la spinta sperata. Che succede oggi nei mercati?
L’Asia in ribasso nonostante la Cina
Le azioni asiatiche hanno mostrato una flessione oggi, martedì 15 dicembre, poiché le preoccupazioni per l’aumento delle morti e dei blocchi per Covid hanno oscurato le speranze sul vaccino, pochi giorni dopo i livelli record degli indici azionari.
I mercati hanno mostrato poca reazione alla produzione industriale cinese, che è cresciuta in linea con le aspettative a novembre, espandendosi per l’ottavo mese consecutivo con l’accelerazione della ripresa economica.
Intanto, il numero di morti per coronavirus negli Stati Uniti ha superato i 300.000 lunedì 14 dicembre, quando la nazione più colpita ha iniziato le sue prime vaccinazioni, mentre a Londra sono state imposte restrizioni più severe.
Allianz Global Investors in un suo documento ha evidenziato che: “Mentre gli investitori possono avvicinarsi al 2021 con ottimismo sulla disponibilità di un vaccino COVID-19 efficace, il percorso della ripresa economica rimane poco chiaro”.
La maggior parte dei mercati asiatici ha scambiato debole, con l’indice MSCI delle azioni Asia-Pacifico sceso dello 0,6% a 637,8, il minimo in più di una settimana dopo aver raggiunto una serie di massimi record.
Le azioni cinesi hanno ceduto lo 0,3% e Hong Kong lo 0,9%.
I mercati in Giappone e Corea del Sud, entrambi alle prese con l’aumento del numero di infezioni e la crescente frustrazione della popolazione, sono scivolati dello 0,4% e dello 0,5%. I titoli australiani sono scesi dello 0,4%.
La notizia dei vaccini ha alimentato i guadagni negli ultimi mesi, con il benchmark asiatico in aumento di quasi il 16% quest’anno, a un passo dal record raggiunto la scorsa settimana. Il rally è stato guidato dai mercati di Corea del Sud, Cina e Taiwan.
Tuttavia, questo finale di anno sembra riportare ombre sulla reale e repentina possibilità di attenuare gli effetti pandemici.
Wall Street e mercati europei sotto pressione
Il Dow Jones e l’S&P 500 sono scivolati lunedì 14 dicembre spinti dai timori di ulteriori restrizioni a causa del Covid-19.
Il sindaco di New York City Bill De Blasio ha avvertito che la città potrebbe presto subire una chiusura completa. I suoi commenti hanno messo sotto pressione il Dow e l’S&P 500.
L’avvertimento di De Blasio è arrivato quando gli Stati Uniti hanno iniziato a distribuire un vaccino contro il coronavirus progettato da Pfizer e BioNTech a centinaia di centri ad hoc in tutto il Paese. La prima dose del vaccino è stata somministrata ieri a New York City. Questa settimana anche la Food and Drug Administration pubblicherà la sua valutazione sul vaccino di Moderna.
In Europa, pesa la grande incognita Brexit, che ancora non trova una via d’uscita condivisa. Per questo, le azioni europee dovrebbero aprirsi in ribasso martedì 15 dicembre, considerando che gli ultimi sviluppi del coronavirus continuano a dominare l’attenzione del mercato e a preoccupare.
Il FTSE di Londra è visto aprire 31 punti in meno a 6.506, il DAX tedesco di 36 punti in meno a 13.202, il CAC 40 della Francia in calo di 20 punti a 5.515 e il FTSE MIB italiano di 40 punti in meno a 21.681, secondo IG.
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